Tra i provvedimenti, vietato l’import di prodotti siderurgici provenienti dalla Federazione Russa.
Nuove sanzioni da parte del Consiglio Federale nei confronti della Russia. Ripreso il pacchetto di provvedimenti varati dall’Unione europea (Ue) il 9 e il 15 marzo scorsi a seguito del perdurare dell’invasione militare in Ucraina. Entrano in vigore dalle 23 di questa sera.
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Settore energetico
Da questa sera in poi, sono vietate l’esportazione di beni del settore energetico e la fornitura dei relativi servizi, così come è proibito partecipare o mettere a disposizione prestiti o altri mezzi finanziari alle imprese attive nel settore energetico.
Ferro, acciaio, ghisa
È vietato importare prodotti siderurgici provenienti o originari della Federazione Russa, nonché esportare verso Mosca di beni di lusso e beni per la navigazione marittima. In ambito finanziario sono vietate le transazioni con talune imprese statali e la messa disposizione di servizi di rating del credito.
Deroghe alle sanzioni
Il Consiglio federale ha inoltre deciso alcune deroghe alle sanzioni finanziarie, se finalizzate ad attività umanitarie. Ciò facilita le relazioni commerciali necessarie per l’operato delle organizzazioni umanitarie.
Media russi
Oltre a ciò il Consiglio federale ha deciso di non attuare il provvedimento Ue del 1° marzo relativo alla diffusione dei contenuti di alcuni organi di informazione russi, come Sputnik e Russia Today. Pur trattandosi di strumenti di propaganda e disinformazione mirata utilizzati dalla Federazione Russa, il Consiglio federale ritiene più efficace rispondere con i fatti a dichiarazioni fallaci e dannose, anziché vietarle.
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