Sorpasso storico della Danimarca, che per la prima volta in 34 anni di storia del IMD World Competitiveness Ranking (Wcr) arriva prima. Sorpresa di quest’anno, la Croazia.
Le questioni economiche e geopolitiche mettono in secondo piano le questioni socio-ambientali. È quanto emerge dall’IMD World Competitiveness Ranking (Wcr), classifica pubblicata annualmente che valuta i Paesi in base a come gestiscono le loro competenze per ottenere la creazione di valore a lungo termine. Per quest’anno si posiziona al primo posto la Danimarca, per la prima volta nei 34 anni di storia della classifica, superando di fatto la Svizzera, seconda classificata, che perde una posizione rispetto all’anno scorso.
«La Danimarca ha giocato in modo estremamente aggressivo sul fronte della sostenibilità e trae vantaggio dall’essere un piccolo paese nel mercato europeo - ha spiegato il professor Arturo Bris, direttore del Wcc - Operare in quel quadro le ha permesso di annunciare riduzioni aggressive».
Analisi di 63 economie mondiali
Per quest’anno il Wcr ha incrociato la competitività economica di 63 economie analizzando 163 dati concreti, tratti da più fonti per il periodo del 2021. A questo ha aggiunto le proprie risposte al proprio sondaggio fornite nel primo trimestre 2022 dai dirigenti, raccolte dai 56 istituti partner globali del Wcc (che vanno dalle camere di commercio alle agenzie governative e alle università) e da circa 2’000 alumni dell’IMD. Rendimento economico, efficienza del governo, efficienza aziendale e infrastruttura, sono state le voci analizzate.
La sostenibilità, una questione seria
Il governo danese si sta impegnando seriamente per ridurre le emissione di gas serra del 70% in 10 anni. Una strada ben delineata che ha permesso a Copenaghen di scalare la classifica negli ultimi cinque anni, passando prima dal 6° all’8° posto, dal 2° al 3° posto, fino con a conquistare il 1° posto. La performance economica della Danimarca vede un forte aumento Dai dati analizzati è emerso che la Danimarca è migliorata negli investimenti internazionali e ha ottenuto buoni risultati nell’efficienza del governo, in particolare nel quadro istituzionale (2°), nella legislazione sulle imprese (3°) e nel quadro sociale (2°). Ha ottenuto risultati eccezionali in termini di efficienza aziendale (1°), produttività ed efficienza (1°) e pratiche di gestione (1°)
«La performance economica della Danimarca è in forte aumento - ha affermato Marco Pistis, Research Specialist presso il WCC - trainata dall’aumento dei flussi di investimento nel Paese, da un contenuto aumento dei prezzi rispetto alle altre economie sviluppate e dal rafforzamento delle finanze pubbliche con una riduzione del debito pubblico e del deficit pubblico».
Nel Paese migliorano anche gli indicatori relativi alla salute, come l’aspettativa di vita alla nascita e l’indice di copertura sanitaria universale, significativi per la sua performance.
Svizzera, seconda classificata
Per quanto riguarda la Svizzera si è piazzata addirittura al 30° posto per la categoria “prestazione economica”, a fronte della seconda posizione raggiunta l’anno scorso. Al 1° posto invece per “l’efficienza di governo” e registra un miglioramento per “l’efficienza aziendale” recuperando terreno e passando dal 5° al 4° posto. Infine per le “infrastrutture” mantiene la sua posizione salda, come prima classificata.
E la vicina Italia?
Va male per la vicina Italia che mantiene la sua posizione stabile attorno al 40° posto. Per il 2022 esattamente 41° come l’anno scorso, in miglioramento su base quinquennale. Sul fattore “prestazione economica” arriva 41 esima, perdendo due posizioni rispetto all’anno precedente, mentre la categoria “efficienza di governo” il giudizio è stato più severo. Mario Draghi non basta, è 54esima, anche se in guadagno di una posizione su base annua. Va meglio per “l’efficienza aziendale”, 34esima, e per le "infrastrutture", 31esima.
Croazia in miglioramento sotto più aspetti
La Croazia è stata il più grande miglioramento di quest’anno, balzando di 18 posizioni nella performance economica. Il Wcc ha affermato che il suo forte rimbalzo economico dalla fase più acuta della pandemia di Covid-19 ha svolto un ruolo chiave, così come la ripresa del suo settore turistico.
Anche molti indicatori basati su sondaggi che valutano le pratiche commerciali e la fiducia in Croazia hanno mostrato progressi, evidenziando un aumento generale della fiducia delle imprese nel paese. Il Wcc ha affermato di ritenere che l’imminente adesione del paese balcanico alla zona euro nel 2023 potrebbe essere alla base di questo.
Russia e Ucraina non sono state valutate nell’edizione di quest’anno a causa della limitata affidabilità dei dati raccolti, mentre l’apparizione inaugurale del Bahrain lo ha visto arrivare al 30° posto.
Pandemia finita per l’economia globale
Una delle principali scoperte dell’indagine mostra tra le economie che le pressioni inflazionistiche stanno avendo un impatto maggiore sulle imprese – e quindi sulla competitività delle economie nazionali – rispetto alle preoccupazioni per le emissioni di gas serra e le disparità socioeconomiche.
«Da un punto di vista economico, la pandemia sembra essere finita. La grande preoccupazione è l’inflazione, almeno in Europa» ha affermato Bris.
«A livello globale - ha aggiunto Christos Cabolis, capo economista del WCC - le sfide che hanno il maggiore impatto sulla competitività delle nazioni, in misura maggiore o minore, includono politiche nazionali diverse per affrontare il Covid (una politica di ’tolleranza zero Covid’ contro una politica di ’passare da Covid’) e l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia»
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