Lo scorso mese, la Svizzera ha visto diminuire il commercio verso l’estero dell’1,1%, mentre l’economia dei prodotti in entrata è risultata in crescita dell’1,3%.
A febbraio 2023, le esportazioni sono diminuite dell’1,1%, mentre le importazioni sono aumentate dell’1,3%, in termini destagionalizzati. In entrambe le direzioni di traffico, l’evoluzione nel settore chimico‒farmaceutico è stata determinante per il risultato complessivo. La bilancia commerciale ha segnato un’eccedenza di 2,5 miliardi di franchi.
Esportazioni di orologi con il vento in poppa
Sette degli undici principali gruppi di merci hanno vissuto flessioni a febbraio 2023, tra cui i prodotti chimici e farmaceutici (-3,3%, -389 milioni di franchi). Proprio questi hanno guidato il calo delle esportazioni complessive. In particolare, i medicinali sono diminuiti di un quinto (-877 milioni), mentre i principi attivi sono aumentati di 103 milioni di franchi.
Anche le vendite di strumenti di precisione e veicoli, tra gli altri, hanno subito una contrazione. Questi ultimi sono crollati dell’11,8%, dopo essere aumentati nei tre mesi precedenti. Al contrario, l’orologeria (+7,5% o +155 milioni), la gioielleria e i prodotti in metallo hanno registrato un progresso.
Torna a crescere l’export verso l’Asia
Sui mercati, il calo delle esportazioni ha interessato il Nord America (-14,1% o -706 milioni di franchi). Al contrario, dopo il crollo di gennaio, quelle verso l’Asia sono aumentate dell’11,1%: qui le vendite sono cresciute di due quinti verso la Cina e Hong Kong e di un quinto verso gli Emirati Arabi Uniti.
Le spedizioni verso l’Europa (+0,3%) hanno invece ristagnato. Nel Vecchio Continente, al boom di Austria, Spagna e Italia (aumento cumulato: +471 milioni) si è contrapposto il calo della Slovenia (-443 milioni).
Importazioni sollevate dal settore chimico-farmaceutico
La crescita delle importazioni è dovuta principalmente ai prodotti chimici e farmaceutici (+7,3%). I medicinali e i prodotti immunologici sono aumentati rispettivamente di 222 e 203 milioni di franchi.
Anche la gioielleria ha registrato un aumento (+7,9%). Al contrario, hanno sofferto le importazioni di veicoli, di prodotti energetici e del settore dei macchinari e dell’elettronica, con un calo cumulativo di 128 milioni di franchi.
Importazioni in calo dall’Europa
Da un punto di vista geografico, mentre si sono rafforzate le consegne dall’Asia (+7,6%) e dal Nord America (+5,2%; USA: +6,1%), sono diminuite quelle dall’Europa (-1,9%). Nel continente asiatico hanno brillato il Giappone (livello record) e Singapore, con un aumento cumulativo di 210 milioni di franchi.
In Europa, le importazioni da Slovenia e Spagna sono aumentate complessivamente di 381 milioni di franchi. Le importazioni da Austria, Italia e Paesi Bassi sono invece diminuite di 205 milioni di franchi.
Commercio estero con la Russia
Nel febbraio 2023, le importazioni dalla Russia ammontavano a 1,052 miliardi di franchi. Di questi, 1,047 miliardi di franchi provengono dall’importazione di oro di origine russa attraverso il Regno Unito (18.905 chilogrammi). Le importazioni di oro soddisfano le condizioni applicabili al momento dell’importazione.
Le esportazioni verso la Russia sono state pari a 170 milioni di franchi, di cui 124 milioni di franchi per prodotti chimico-farmaceutici.
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