Svizzera, sinistri e interventi nell’estate 2023: i dati TCS

Redattore

15 Settembre 2023 - 07:17

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Le richieste di intervento sono state 248 mila, con circa 91 mila interventi per guasti, tra cui 9.500 all’estero. I dati TCS spiegano com’è andata l’estate 2023.

Svizzera, sinistri e interventi nell'estate 2023: i dati TCS

Giugno, luglio e agosto 2023 costellati da chiamate con richieste di intervento in Svizzera e all’estero secondo il TCS. Il club aiuta i soci per gli imprevisti sulla strada e può contare sui dati raccolti durante la propria attività. In totale le richieste di intervento sono state 248 mila, di cui 91 mila dovuti a guasti. A questi si aggiungono circa 3.800 interventi legati a incidenti. Nell’80% dei casi i mezzi sono ripartiti dopo l’intervento di un pattugliatore. Ogni anno la centrale gestisce 55 mila interventi di assistenza, tra cui 1.800 interventi medici e circa 1.000 rimpatri.

Gli interventi in Svizzera

Sono circa 700 mila gli svizzeri che utilizzano il libretto ETI TCS. I problemi principali riscontrati ai mezzi sono stati malfunzionamenti alla batteria, danni alle ruote e guasti al motore. Nei veicoli elettrici c’è maggiore incidenza di problemi alle gomme, oppure alla batteria a bassa tensione. Solo in pochi casi si riscontrano problemi al sistema di propulsione elettrico.

Gli interventi all’estero

Secondo i dati TCS, sono state avviate 4.100 pratiche per soci che si trovavano all’estero. Le auto in panne fuori dai confini elvetici sono state 9.500. La squadra medica è intervenuta per più di 1.000 casi, ma solo per 372 di questi è stato necessario il rimpatrio in Svizzera.

Cambiamenti climatici

Molti svizzeri hanno scelto l’estero per le vacanze, ma le richieste di intervento hanno riguardato anche i cambiamenti climatici: infatti, alcuni soci hanno chiesto l’intervento dalla Grecia, dove erano in atto degli incendi per via delle alte temperature. Anche l’Italia non va meglio, con interventi richiesti per inondazioni e incendi. L’estate 2023 ha portato interventi negli Stati Uniti, in Indonesia, in Grecia, in Canada e in tantissimi altri Paesi, ma la top three è per la Francia (con guasti al mezzo per il 33%), seguita dall’Italia con il 24% delle pratiche e dalla Germania con il 13%.

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