L’atteggiamento positivo fra le aziende attive all’estero passa dal 15% al 35%; +5% fra chi invece opera sul mercato interno.
Il contesto è ancora di quelli ingarbugliati, ma il settore manifatturiero in Svizzera sembra procedere spedito lungo la strada del miglioramento. I sentimenti degli imprenditori, specie quelli maggiormente impegnati sul fronte del mercato estero, sono ottimistici e anche i prossimi sei mesi, seppur con qualche incertezza, dovrebbero mostrarsi favorevoli al comparto.
Un Cantone sereno
I dati raccolti nel mese di gennaio dal Kof, centro di ricerca congiunturale del Politecninco di Zurigo, segnalano come il Ticino non faccia eccezione. Anzi: qui in particolare si riscontra una maggiore serenità. Si nota infatti un netto miglioramento dei dati e delle aspettative, principalmente tra le aziende attive al di fuori dei confini della Confederazione: la quota di chi ha un atteggiamento positivo è cresciuta dal 15% al 35%. Buono anche il saldo di chi invece opera sul mercato interno, che sale di 5 punti e sfiora il 25%.
Gli scongiuri per il futuro
Restano però prudenti le previsioni per il futuro, quasi a mo’ di scongiuro. L’ottimismo in Svizzera c’è, ma scende dal 35% del passato al 20%. In controtendenza il Ticino, dove invece diminuiscono i pessimisti, anche se ciò non si traduce automaticamente in un incremento di chi scommette sui prossimi mesi: i numeri, sotto questo aspetto, alla peggio rimangono però stabili.
Gli ordini negli ultimi tre mesi
Analizzando i risultati degli ultimi tre mesi, in Canton Ticino restano in equilibrio le quote di aziende che reputano il volume degli ordini soddisfacente e quelle che, invece, avrebbero voluto di più. In particolare, le aziende operative sul mercato interno pare abbiano saputo approfittare in tempi rapidi del riavvio delle attività all’estero.
Le speranze sui prossimi tre
Osservando le sensazioni positive e le opinioni espresse dagli imprenditori, si auspica e ci si attende un ulteriore passo in avanti. Già tre mesi fa si era guardato al futuro con ottimismo e la realtà ha ripagato: si spera che la coincidenza si possa ripetere. A livello di Confederazione, le aziende sembrerebbero intenzionate anche a incrementare i livelli d’impiego e assumere nuovo personale. In linea il Ticino, ma con qualche titubanza in più.
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