I costi di viaggi, cibo e bevande sono tra quelli più aumentati nel corso dell’ultimo mese in Svizzera
I prezzi dei beni di uso quotidiano sono aumentati del 3,1% ad aprile rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, restando ancora a un livello significativamente alto. Lo dimostra l’indice dei prezzi al consumo Comparis.
«I prodotti alimentari sono diventati nettamente più cari negli ultimi 12 mesi. Con la primavera arriva il momento degli aperitivi a cielo aperto. Tuttavia, i consumatori devono scavare molto di più nelle loro tasche», afferma Dirk Renkert, esperto finanziario di Comparis. La birra, l’acqua minerale naturale, le bibite, i liquori e gli aperitivi sono tra i prodotti diventati più costosi di recente.
L’indice di Comparis
L’Indice dei prezzi al consumo di Comparis, in collaborazione con il KOF Swiss Economic Institute, misura l’inflazione percepita dai consumatori. A tal fine, viene preso in considerazione solo l’andamento dei prezzi dei beni consumati regolarmente, come alimenti, medicinali e abbigliamento. Il tasso di inflazione è corretto per gli affitti e altri beni durevoli.
Secondo questo strumento di misurazione, nell’aprile 2023 il rincaro per i beni di uso quotidiano in Svizzera è stato del 3,1% rispetto allo stesso mese del 2022. L’indice nazionale dei prezzi al consumo (IPC) dell’Ufficio federale di statistica (UST) è aumentato invece soltanto del 2,6%.
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Inflazione invariata ad aprile
«Nel complesso, l’inflazione rimane a un livello significativamente elevato. Non si può parlare di un allentamento della situazione», afferma l’esperto finanziario di Comparis Dirk Renkert.
Rispetto a marzo 2023, i prezzi del paniere svizzero di Comparis sono rimasti invariati (IPC invariato). Nel mese precedente, il costo dei beni di uso quotidiano era aumentato dello 0,5% (IPC: +0,2%).
Viaggiare è sempre più dispendioso
Ad aprile, diversi prodotti sono diventati più costosi rispetto al mese precedente. I prezzi del trasporto aereo hanno registrato l’aumento maggiore, pari al 6,1% (marzo: +9,8%). I consumatori devono pagare di più anche per i pacchetti vacanza: i prezzi sono aumentati del 4,9% ad aprile (marzo: più 7,0%).
«I viaggiatori aerei hanno bisogno di nervi saldi in questo momento: oltre agli scioperi in corso e alla carenza di personale qualificato negli aeroporti, le tariffe aeree continuano a salire. Non sembra esserci un’inversione di tendenza», afferma Renkert.
Tra i primi 5 beni più costosi troviamo ancora l’abbigliamento femminile (+3,9%), l’abbigliamento per bambini (+3,3 %) e i piccoli elettrodomestici (+2,4 %).
Costi per un aperitivo alle stelle
Il cibo è diventato significativamente più costoso rispetto all’anno precedente. Ciò include anche il costo dell’aperitivo. Ad esempio, i prezzi della birra sono aumentati del 7,7%, quelli delle bibite e dell’acqua minerale del 7,0% ciascuno, quelli dei liquori e dei cocktail del 5,6% e quelli dei succhi di frutta del 5,1%.
Le più forti diminuzioni di prezzo
Al contrario, 12 mesi fa, i consumatori pagavano il carburante molto di più rispetto ad aprile 2023. Secondo l’analisi di Comparis, i prezzi sono diminuiti del 10,4% rispetto all’anno precedente. I prezzi dei servizi sanitari hanno subito il calo maggiore, pari al 3,6% nel confronto con aprile 2022.
I prezzi sono scesi ulteriormente anche per le telecomunicazioni (-3,4%), i supporti di memorizzazione e contenuti (-3,3%) e i farmaci (-2,5%).
L’inflazione resta moderata in Svizzera
Uno sguardo oltre i confini nazionali lo dimostra: rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, l’inflazione in Svizzera è stata ben inferiore a quella dell’Eurozona. Secondo Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, in questo periodo i prezzi nel blocco dei 27 sono aumentati del 7,0% (tutta l’UE: +8,3%). Ad aprile, il tasso d’inflazione è stato dello 0,7% (0,9% nell’intera UE).
«La Banca nazionale svizzera (BNS) sta cercando di tenere sotto controllo l’inflazione aumentando i tassi di interesse. Inoltre, sta vendendo valuta estera per mantenere il franco forte e non importare inflazione dall’estero. Questo sta avendo un effetto nel confronto internazionale», spiega Renkert.
Coppie di 65 anni e senza figli le più penalizzate
Le coppie di oltre 65 anni senza figli hanno registrato l’inflazione più alta negli ultimi 12 mesi. Attualmente percepiscono un tasso del 3,4% rispetto all’anno passato. Anche ad aprile la vita per loro è diventata più cara dello 0,1% rispetto a marzo.
In termini puramente aritmetici, gli individui single sotto i 65 anni sono quelli che percepiscono meno rincaro in termini percentuali, tra le varie tipologie di famiglia. Con un valore dell’indice di 107,1, l’inflazione percepita per loro negli ultimi 12 mesi è stata del 2,9% negli ultimi 12 mesi.
Inflazione più elevata per la classe più alta
Se si considera il reddito, la vita è diventata più costosa di anno in anno per la classe di reddito più alta. L’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 3,4% per questo gruppo. Ad aprile, l’inflazione era pari a +0,1%.
La classe di reddito medio-alta è stata invece la meno colpita. In paragone con l’anno passato, il costo della vita è aumentato del 2,9%. Il mese scorso i prezzi al consumo per la fascia di reddito medio-alta sono rimasti invariati.
La vita costa meno in Ticino
Scomponendo il dato per regione linguistica, emerge il seguente quadro: nella Svizzera tedesca e romanda si è registrata l’inflazione più alta rispetto all’anno precedente, con un +3,2%. In aprile il livello dei prezzi è aumentato dello 0,1%.
L’inflazione più bassa rispetto all’anno precedente riguarda invece la Svizzera italiana con un +2,8%. Qui in confronto a marzo, ad aprile la vita è diventata più economica dello 0,1%.
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