Anche nel mese di dicembre i prezzi dei prodotti sono aumentati del 5,1% rispetto al 2020. È quanto emerge dai dati dell’Ufficio federale di statistica (UST).
Nel 2021, l’indice dei prezzi alla produzione e all’importazione presenta un rincaro annuo medio del +2,7% che resta comunque al di sotto ai livelli record raggiunti dall’inflazione in Germania del +3,1% per l’anno appena concluso e del +5.3% per il mese di dicembre.
In particolare, in Svizzera nel dicembre 2021 l’indice totale dei prezzi alla produzione e all’importazione è diminuito dello 0,1% se confrontato con il mese precedente, portandosi a 105,1 punti. Rispetto a dicembre 2020, il livello dei prezzi dell’offerta totale dei prodotti indigeni e importati è aumentato del 5,1%.
È quanto emerge dai risultati dell’Ufficio federale di statistica (UST).
A titolo di paragone con gli anni precedenti, nel 2020 il rincaro annuo medio ammontava a –3,0%, mentre nel 2019 a –1,4%.
Le ragioni del rincaro
Il rincaro annuo medio del 2021 corrisponde alla variazione intervenuta tra la media del 2021 e la media del 2020. La media annua viene calcolata come media aritmetica dei 12 indici mensili di un anno civile.
Nel nostro Paese, il rincaro annuo medio pari al +2,7% è dovuto in particolare al rialzo dei prezzi di metalli e semilavorati nonché di prodotti petroliferi.
Al ribasso, invece, i prezzi dei prodotti farmaceutici.
In particolare, i prezzi dei prodotti indigeni sono saliti dell’1,6% e quelli dei prodotti importati del 5,1%.
I dati di dicembre
Rispetto al mese di novembre, a dicembre, all’interno dell’indice dei prezzi alla produzione sono aumentati nello specifico i prezzi dei prodotti in legno.
Meno cari, invece, i prodotti petroliferi, i metalli e i semilavorati in metallo.
Del calo dell’indice dei prezzi all’importazione rispetto a novembre 2021, che si attesta al -0,1%, sono responsabili soprattutto i prodotti petroliferi. Sono stati osservati prezzi in diminuzione anche per preparati farmaceutici, computer, metalli, semilavorati in metallo e calzature.
Sono invece rincarati i prezzi di petrolio greggio e gas naturale, caffè verde, autoveicoli nonché cuoio e prodotti in cuoio.
Prezzi determinanti
I prezzi dei prodotti indigeni sono rilevati per il mercato interno alla prima tappa di commercializzazione, ovvero presso il produttore o in fabbrica. Si tratta di che non comprendono né l’imposta sul valore aggiunto, né le imposte sul consumo (ad esempio sul tabacco, l’alcol o i prodotti petroliferi).
Per le esportazioni, vengono rilevati i prezzi di vendita netti FOB (free on board) che, per definizione, non contengono l’imposta sul valore aggiunto.
Per le importazioni, i prezzi sono rilevati al confine svizzero, senza l’imposta sul valore aggiunto né le imposte sul consumo né i dazi doganali.
In generale, si rilevano i prezzi effettivi dei prodotti (prezzi di transazione) sul mercato al momento dell’ordinazione. Gli sconti vengono dedotti. I prezzi nelle valute corrispondenti sono convertiti in franchi svizzeri al tasso di cambio del primo giorno lavorativo del periodo di riferimento della rilevazione.
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