Gli aumenti di prezzo più evidenti si sono riscontrati per i prodotti alimentari, gli autoveicoli e dell’industria tessile. I prodotti petroliferi sono risultati invece più economici.
Nel marzo 2023 l’indice totale dei prezzi alla produzione e all’importazione è aumentato dello 0,2% rispetto al mese precedente, portandosi a 109,3 punti (dicembre 2020 = 100). Si sono riscontrati prezzi più alti in particolare per l’industria alimentare. I prezzi dei prodotti petroliferi, invece, si sono contratti. Nel confronto con marzo 2022, il livello dei prezzi dell’offerta totale dei prodotti indigeni e importati è aumentato del 2,1%. È quanto emerge dai risultati dell’Ufficio federale di statistica (UST).
In crescita il prezzo dei prodotti alimentari
L’aumento dell’indice dei prezzi alla produzione rispetto al mese precedente va ricondotto soprattutto ai prezzi più alti di latticini, prodotti di panetteria, paste alimentari, rottami di ferro e tessili. Nel confronto con febbraio, l’incremento dell’indicatore è stato dello 0,3%, attestandosi ora a 107,1 punti. Più netta la crescita nel confronto annuale: rispetto a marzo 2022, l’indice risulta in aumento del 2,7%.
Il maggior rincaro dei prezzi alla produzione è stato riscontrato nelle voci “tessili, abbigliamento, prodotti in cuoio e calzature” (+2,5%), “prodotti alimentari, bevande, tabacco” (+2,3%) e “autoveicoli, parti per autoveicoli e altri mezzi di trasporto” (+2,0%).
Poche voci invece hanno segnalato una diminuzione, tra queste i prodotti petroliferi (-1,0%), i beni di consumo non durevoli (-0,4%) e la fornitura di energia elettrica e gas (-0,3%).
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Più economico il prezzo del petrolio
L’indice dei prezzi all’importazione ha registrato un aumento più contenuto a marzo, segnando un rincaro dello 0,1%, raggiungendo i 113,8 punti. Nel giro di un anno, l’indicatore segna una crescita dell’1,0%.
Rispetto a febbraio 2023, l’indice dei prezzi all’importazione ha registrato costi più alti soprattutto per gli autoveicoli e parti per autoveicoli (+1,7%) nonché per i prodotti alimentari (+2,6%). Sono stati riscontrati prezzi al rialzo anche per prodotti agricoli (+4,7%), abbigliamento, prodotti in cuoio e calzature (+1,1%) e computer (+0,3%).
Si segnalano invece prezzi in calo per i prodotti petroliferi (-2,5%), metalli non ferrosi e prodotti relativi (-1,5%) e petrolio greggio e gas naturale (-1,7%).
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