In aumento soprattutto all’importazione dei prezzi dei prodotti energetici. Diminuisce invece il prezzo dell’acciaio importato. Alla produzione, l’incremento più significativo è per l’uva da tavola e dell’energia elettrica.
A gennaio, l’indice totale dei prezzi alla produzione e all’importazione è aumentato dello 0,7% rispetto al mese precedente, portandosi a 109,2 punti (dicembre 2020 = 100). A spingere il rincaro, i prezzi dei prodotti energetici: petrolio greggio, gas naturale ed energia elettrica. I prezzi dei prodotti petroliferi, invece, si sono contratti. Lo comunica l’Ufficio federale di statistica (Ust) con il consueto report mensile, dal quale si evince che eu base annua, il livello dei prezzi dell’offerta totale dei prodotti indigeni e importati è aumentato del 3,3%.
Prezzi alla produzione
L’aumento dell’indice dei prezzi alla produzione rispetto al mese precedente è dovuto soprattutto al rialzo dei prezzi dell’energia elettrica (+14,2%). Erano in rialzo anche i prezzi di orologi (+1,8%), elementi elettronici e schede elettroniche (+3,1%), gas (4,5%), strumenti e forniture mediche e dentistiche (+4,3%), prodotti metallici (+0,5%), strumenti e apparecchi di misurazione e di controllo (+2,1%), nonché prodotti in metalli non ferrosi. (+2,6%) I prezzi di acciaio (-11,7%) e di protesi ortopediche, altre protesi e ausili (-2,3%) hanno invece registrato un calo.
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Prezzi all’importazione
Rispetto a dicembre 2022, l’indice dei prezzi all’importazione ha registrato prezzi più alti soprattutto per petrolio greggio e gas naturale (+18,6%). Hanno registrato un aumento anche i prezzi di prodotti metallici (+1,6%), mobili (+2,5%), elementi elettronici e schede elettroniche (+6,2%), nonché di altri metalli non ferrosi (+9,8%) e dell’uva da tavolo (+39,1%). Sono invece scesi i prezzi di prodotti petroliferi (-5,0%), computer e unità periferiche (-3,0%), alluminio e prodotti relativi (-3,1%), preparati farmaceutici (-0,3%), nonché di protesi ortopediche, altre protesi e ausili (-3,5%).
Come vengono determinati i prezzi
Prezzi determinanti I prezzi dei prodotti indigeni sono rilevati per il mercato interno alla prima tappa di commercializzazione, ovvero presso il produttore o in fabbrica. Si tratta di prezzi franco fabbrica che non comprendono né l’imposta sul valore aggiunto, né le imposte sul consumo (ad es. sul tabacco, l’alcol o i prodotti petroliferi). Per le esportazioni, vengono rilevati i prezzi di vendita netti FOB (free on board) che, per definizione, non contengono l’imposta sul valore aggiunto. Per le importazioni, i prezzi sono rilevati al confine svizzero, senza l’imposta sul valore aggiunto né le imposte sul consumo né i dazi doganali. In generale, si rilevano i prezzi effettivi dei prodotti (prezzi di transazione) sul mercato al momento dell’ordinazione. Gli sconti vengono dedotti. I prezzi nelle valute corrispondenti sono convertiti in franchi svizzeri al tasso di cambio del primo giorno lavorativo del periodo di riferimento della rilevazione. Questo periodo è compreso tra il 1° e l’8 del mese e, in tal modo, è possibile calcolare e pubblicare i risultati del mese di riferimento durante il mese successivo.
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