A causa della crisi delle catene di approvvigionamento e della guerra in Ucraina nel mese di aprile l’indice totale alla produzione e all’importazione è aumentato dell’1,3% rispetto al mese precedente.
Non c’è niente da fare, i prezzi continuano a salire. Anche in aprile l’indice totale dei prezzi alla produzione e all’importazione è aumentato dell’1,3%, rispetto a marzo portandosi a 108,4 punti (dicembre 2020 = 100). È quanto emerge dai dati pubblicati oggi dall’Ufficio federale di statistica (Ust), dai quali si evince anche che a crescere sono in modo particolare i prezzi dei prodotti petroliferi e quelli dei metalli e semilavorati in metallo. Prezzi in rialzo anche per le macchine e i prodotti metallici. Rispetto ad aprile 2021, il livello dei prezzi dell’offerta totale dei prodotti indigeni e importati è aumentato del 6,7%.
Aumento dell’indice dei prezzi alla produzione
L’aumento dell’indice dei prezzi alla produzione rispetto al mese precedente va ricondotto soprattutto ai prezzi più alti di macchine (+2% rispetto a marzo 2022; su +2,5% su base annua), prodotti metallici (+2,9%; +10%), metalli e semilavorati in metallo (7,6%; +42,5%), prodotti petroliferi (+9,7%; +93%) e apparecchiature elettriche (+2,4%; 3,8%). Prezzi in aumento anche per rottami di ferro (+9,3%; +35%) e orologi (0,2%; 2,2%).
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Indice prezzi all’importazione
Rispetto a marzo 2022, l’indice dei prezzi all’importazione ha registrato prezzi più alti soprattutto per prodotti petroliferi (+17%; +95%), metalli e semilavorati in metallo (+13%; +53%). Inoltre, è stato riscontrato un rincaro anche per prodotti metallici, macchine (+3%; +7,4%), computer e unità periferiche (+2,5%; +2%), apparecchiature elettriche (+0,8%; +1,4%), oli e grassi vegetali e animali (+9%; +28%) nonché per preparati farmaceutici su base mensile (+0,2%) mentre su base annua risultano in calo (-2,5%). Prezzi in diminuzione, invece, per petrolio greggio e gas naturale rispetto a marzo del 2%, mentre in aumento del 148% rispetto ad aprile 2021.
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