Gli indici PMI segnano un balzo dell’economia per l’Europa

Claudia Mustillo

23/04/2021

23/04/2021 - 14:53

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I dati di aprile evidenziano una ripresa dell’economia dell’Europa, anche se il terreno perso non sarà recuperato fino al 2022, stando alle previsioni.

I dati di aprile degli indici PMI – Purchasing Managers’ Index – parlano di un segnale di ripresa per l’Eurozona e in generale il continente europeo. Vediamo nel dettaglio la situazione.

Gli indici PMI segnano il balzo della ripresa economica europea. In salita il PMI manifatturiero con un 63,3 rispetto al precedente 62,5 e al previsto 62,0. Anche l’indice composito dei servizi preliminare ha raggiunto un 53,7 (il precedente 53,2). Le stime erano di 52,8. Infine, l’indice dei direttori agli acquisti del settore servizi ha mostrato un 50,3. Il precedente dato era 49,6 e le stime indicavano un 49,1.

Gli Indici, indicativi della zona euro, però testimoniano il cambio di passo in tutta l’Europa. Secondo gli esperti nonostante il settore dei servizi sia stato duramente colpito, e continui ancora oggi ad esserlo, la capacità di adattamento alla vita con il Coronavirus delle aziende ha permesso una crescita.

D’altra parte i dati parlano chiaro e la ripresa manifatturiera è la più forte degli ultimi vent’anni. Anche i risultati dei direttori agli acquisti suggeriscono che l’Eurozona sta cambiando passo ed è pronta a voltare pagina dopo la doppia recessione.

Qual è la situazione economica complessiva?

Nonostante i contagi da Covid-19 non accennano a diminuire in molti paesi dell’Eurozona, l’accelerazione delle vaccinazioni e la resilienza di molte aziende - che appunto si sono riuscite ad adattare alla nuova vita con la Covid-19 – hanno aumentato e alimentato l’ottimismo sulla possibilità di sempre maggiori riaperture nel breve periodo. Anche il Certificato e il Passaporto vaccinale hanno certamente aiutato questa ondata positiva.

Purtroppo però si contano ancora 1,5 milioni di disoccupati rispetto a prima dell’inizio della crisi economica causata dalla pandemia, e milioni di lavoratori dipendono dai programmi di assistenzialismo e sostegno dei paesi. Fino alla metà del 2022 l’economia non dovrebbe recuperare il terreno perso, questo porterebbe a un distacco di più di un anno dalla ripresa degli Stati Uniti che secondo le previsioni degli esperti andrà di buon passo nel prossimo periodo.

Intanto i prezzi sono aumentati a un ritmo più veloce rispetto all’inizio del 2018 con aumenti per le merci vicini ai massimi storici e per i servizi i più alti da inizio della pandemia. Anche i prezzi di fabbrica sono aumentati a causa della forte domanda e dei ritardi nelle consegne, raggiungendo così il più grande aumento dei costi di produzione in 10 anni.

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