L’inflazione tedesca decolla. A dicembre i prezzi sono saliti del 5,3% e il saldo del 2021 è del +3,1%. Siamo al massimo da 30 anni.
Secondo le rilevazioni diffuse il 6 gennaio dall’istituto di statistica federale Destatis, i prezzi al consumo in Germania hanno fatto registrare un incremento del 5,3% rispetto allo stesso mese del 2020. A novembre era stato del 5.2%.
Allarme prezzi
L’indice armonizzato agli standard europei è invece sceso dal 6% di novembre al 5,7% del mese scorso. Complessivamente nel 2021 l’inflazione tedesca è cresciuta del 3,1%. Si tratta del più alto tasso dei prezzi al consumo dal 1993, quando si era attestato al 4.5%.
L’anno scorso il rincaro si era limitato allo 0,5%.
A titolo di confronto, in Svizzera l’inflazione si è attestata allo 0,6% nel 2021 e allo 0,8% in dicembre, stando alle prime stime dell’Ufficio federale di statistica (UST).
Le cause e le previsioni
Alla base di questi numeri record ci sono gli effetti dello storno dell’IVA, che si manifesta anche in sotto componenti come i prezzi dell’abbigliamento e del tempo libero, i costi energetici più elevati e i ricarichi di prezzo post-lockdown nei servizi per il tempo libero e l’ospitalità.
Tuttavia, l’inflazione elevata non è più concentrata solo in pochi settori o beni. Quasi la metà dei 92 maggiori componenti del paniere di riferimento ha attualmente un tasso di inflazione del 4% o più.
Possibili scenari
Per quanto riguarda il futuro, secondo gli esperti, è improbabile che l’inflazione scenda con un calo netto dal livello registrato.
L’effetto base dello storno dell’IVA, che da solo dovrebbe far scendere i prezzi complessivamente di oltre 1 punto percentuale, scomparirà lentamente verso fine estate. In questo periodo i rialzi dei prezzi legati al blocco saranno finiti e inizieranno gli effetti negativi della base dei prezzi dell’energia.
Questo in Germania, ma probabilmente anche in Eurozona.
BCE e Bundesbank
Osservando i dati preliminari pubblicati il 6 gennaio, l’indice armonizzato agli standard europei è sceso dal 6% di novembre al 5,7% del mese scorso e l’inflazione armonizzata in Germania è rallentata dal livello più alto degli ultimi decenni.
Questo è quanto sostenuto dalla BCE, secondo cui la crescita record dei prezzi al consumo nell’area dell’euro si allenterà senza la necessità di un rialzo dei tassi di interesse.
Anche se l’inflazione sta lievemente cedendo, è probabile che rimanga sopra il 2% fino al 2024, secondo le previsioni della Bundesbank. E questo significa che per la BCE la questione dei prezzi e delle decisioni di politica monetaria sarà ancora un tema caldo nel 2022.
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