Sulle tasche degli svizzeri i trasporti e il costo degli ortaggi.
A marzo 2023 l’indice dei prezzi al consumo (IPC) è aumentato dello 0,2% rispetto al mese precedente, attestandosi a 106,0 punti (dicembre 2020 = 100). Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il rincaro è stato del +2,9%.
A febbraio il rincaro era stato del +3,4%.
A incidere sulla crescita dello 0,2% di marzo sono stati i prezzi dei trasporti aerei, dei viaggi e delle automobili nuove. Lievitati anche i prezzi degli ortaggi , degli indumenti e delle calzature a causa della fine dei saldi stagionali.
In calo invece i prezzi del settore paralberghiero, come pure quelli dell’olio da riscaldamento e delle bacche.
Raffronti
Su base annuale, l’andamento dell’inflazione in Svizzera si sta mantenendo al di sotto delle previsioni. I dati rilevati dall’Ufficio di statistica riportano il picco massimo ad agosto 2022, con una percentuale del 3,5, concludendo poi l’anno a quota 2,8%. Con il 2023, i prezzi dei beni al consumo sono tornati a correre (a febbraio , condizionati dal costo elevato dell’energia. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il rincaro di febbraio era stato del +3,4%
La situazione in Europa
Seppur elevata, l’inflazione in Svizzera rimane ben al di sotto dei valori rilevati negli altri Paesi europei. In Germania il dato di marzo è stato del 7,4% (8,7% a febbraio), in Italia il dato è stato del 7,7% minimo da maggio 2022, mentre per l’Eurozona il dato complessivo è del 6,9% (rispetto al precedente 8,5%).
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