Non è stato registrato nessun aumento rispetto a marzo, mentre su base annua il rincaro è stato pari al 2,2%. Lieve rialzo per l’inflazione su base mensile, pari allo 0,2%.
Nell’aprile 2023 l’indice dei prezzi al consumo (IPC) è rimasto stabile rispetto al mese precedente, attestandosi a 106,0 punti (dicembre 2020 = 100). Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il rincaro è stato del +2,6%. È quanto emerge dai risultati dell’Ufficio federale di statistica (UST). La stabilità dell’indice rispetto al mese precedente è il risultato di tendenze opposte che si sono compensate a vicenda. I prezzi dei trasporti aerei, dei viaggi forfetari, così come quelli degli indumenti e delle calzature sono aumentati. Sono invece diminuiti i prezzi del settore alberghiero, come pure quelli degli ortaggi e dell’olio da riscaldamento.
Inflazione core in leggero rialzo
L’inflazione core, al netto dei prodotti freschi stagionali, energia e carburanti, si attesta a 104,0 punti in rialzo dello 0,2% su base mensile e del 2,2% su base annua. I prezzi al consumo dei beni importati sono cresciuti ad aprile dello 0,2% rispetto al mese precedente e del 2,4% al confronto annuale. I prodotti indigeni registrano una lieve flessione -0,1% rispetto a marzo, ma sono cresciuti del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2022.
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Quasi tutte le voci sono al ribasso
Rispetto al mese precedente calano i prezzi di alimenti (-0,9%), mentre hanno registrato un aumento pari al 5,4% rispetto ad aprile 2022. Crescono quelli di indumenti e calzature sia su base mensile (+1,8%) sia su base annua (+3,0%). Il settore Abitazioni ed energia segna un calo dello 0,2% rispetto a marzo, mentre sale del 3,7% sul confronto annuo. Gli affitti non hanno registrato un aumento rispetto a marzo, mentre guardando ad aprile 2022 c’è stato un incremento dell’1,5%. I prodotti petroliferi scendono sia su base mensile (-1,4%) che su base annua (-12,1%). Il segmento Energia e carburanti segna un calo su base mensile (-1,1%), mentre aumenta su base annua (+6,9%).
Trend al ribasso per l’olio da riscaldamento (-4,2%; -20,2%), benzina (-0,3%; -10,7%) e diesel (-1,7%; -9,8%); contrastante per il gas (-2,8%); +33,6), così come per il pellet (-15,7%; +12,9%). Aumenta il prezzo dei trasporti aerei (+6,1%; +26,5%) e i Viaggi forfetari internazionali (+6,5%; +19,6%).
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