Diminuiscono invece i prezzi di farmaci, settore paralberghiero e del noleggio di veicoli di trasporto.
Continua la sua corsa verso l’alto l’inflazione in Svizzera nel mese di marzo. Il rincaro ha toccato il 2,4%, in rialzo rispetto a quanto registrato il mese precedente (febbraio 2022: +2,2%). Lo comunica l’Ufficio federale di statistica (Ust) in una nota diffusa oggi dalla quale emerge che tra i fattori che più influenzano il rincaro vi sono i costi delle merci importate. Più care del 5,5% rispetto a un anno fa.
Cosa costa di più?
Petrolio (24,1% in più rispetto a marzo 2021), combustibile per riscaldamento (+54,6%), trasporto aereo (+41%) trainano la corsa al rincaro. Diminuiscono invece i prezzi dei farmaci (-2,4%) settore degli alloggi non alberghieri come campeggi e case vacanza (-5,8%) e del noleggio di veicoli di trasporto (-26,8% rispetto a febbraio 2022). Per quanto riguarda i beni domestici, l’inflazione su base annua è aumentata dell’1,4%, mentre i beni di consumo sono aumentati secondo l’indice dei prezzi al consumo armonizzato (Ipca) dello 0,6% a 103 punti rispetto a febbraio.
Spinta inferiore
Nonostante l’inflazione continui a progredire, in Svizzera è ancora relativamente bassa rispetto a quanto stanno registrando gli altri Paesi. Per fare un esempio, la Germania nel mese di marzo si è confrontata con un +7,3% e in febbraio gli Stati Uniti hanno visto impennata del 7,9%.
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