I risultati sono stati migliori delle aspettative del consensus.
Come da aspettative, l’inflazione è cresciuta a luglio negli Stati Uniti, ma in modo più contenuto del previsto. L’indice dei prezzi al consumo ha registrato infatti un aumento del 3,2% su base annua. Ciò significa che la pressione inflazionistica ha perso almeno parte della sua influenza sull’economia statunitense.
Inflazione core rimane alta
Secondo quanto riportato giovedì dal Bureau of Labor Statistics, dunque, su base mensile, i prezzi sono aumentati dello 0,2%, in linea con la stima del Dow Jones.
Al netto di prezzi alimentari ed energetici, l’inflazione core rimane più alta del dovuto, in crescita dello 0,2% su base mensile e attestandosi sull’arco di 12 mesi al 4,7%. Anche in questo caso, il valore si è rivelato essere inferiore rispetto alla stima del consensus Dow Jones che la vedeva al 4,8%.
I prezzi degli alloggi spingono il rincaro
L’aumento dell’inflazione è dato soprattutto dal rincaro degli alloggi, pari a +0,4% su base mensile e del 7,7% su anno. Stando alle statistiche diffuse, il 90% dell’aumento è avvenuto proprio per questa categoria, che da sola rappresenta circa un terzo della ponderazione dell’indice dei prezzi al consumo (CPI).
Crescono anche i prezzi degli alimenti, dello 0,2% su mese, l’energia solo dello 0,1%, nonostante i prezzi del greggio alla pompa di benzina continuino a salire.
Calano i prezzi delle auto usate
Con la diminuzione dei problemi sulla catena di approvvigionamento, inoltre, i prezzi dei veicoli usati sono diminuiti dell′1,3%, i servizi di assistenza medica dello 0,4%.
Sono tuttavia aumentati i salari dello 0,3% su mese e dell’1,1% su anno.
Rispetto a giugno +0,3%
Nonostante insomma gli aumenti siano contenuti, l’inflazione statunitense si mostra leggermente in aumento rispetto al 3,0% di giugno, attestandosi ancora una volta al di sopra della soglia obiettivo del 2% voluta dalla Federal Reserve.
Reazione dei mercati
A seguito del rapporto, i mercati hanno reagito in modo positivo, tanto che i future legati al Dow Jones Industrial Average si è mostrato in rialzo di quasi 200 punti e i rendimenti dei Treasury per lo più in calo.
Le borse europee, dal canto loro, continuano il trend rialzista inaugurato questa mattina: a Zurigo lo SMI è in rialzo dello 0.59%. Sulle piazze europee: il FTSE MIB è in rialzo dello 0,94%, il DAX dello 0,70%, il CAC 40 dell’1,24%. A Londra, il FTSE 100 è ancora poco mosso in rialzo dello 0,13%.
Reazione mercato valutario
Dopo la notizia, il dollaro ha iniziato a recuperare terreno. USD/CHF a 0,8742 franchi, EUR/USD a 1,1018 dollari, GBP/USD a 1,2750 dollari.
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