Cambio nella politica fiscale del Governo: Liz Truss ha dichiarato di voler rinunciare al piano di eliminare la tassa sulle imprese che assicura gettito per circa 18 miliardi di sterline
Il ministro inglese delle finanze, Kwasi Kwarteng è stato licenziato. La notizia che ha colto alla sprovvista i mercati, a meno di sei settimane dalla nomina del suo incarico.
La premier Liz Truss ha destituito il suo collaboratore non appena Kwarteng ha fatto rientro da Washington dove si trovava per una visita ufficiale. Toccherà ora a Jeremy Hunt, ex segretario alla salute e ministro degli esteri, prendere il posto di Kwarteng.
Politica economica contestata
L’ex ministro, 47 anni e nato in Inghilterra da genitori ghanesi emigrati nel Regno Unito, lascia l’incarico a segutio della contestata scelta finanziaria ispirata alla "mini manovra di bilancio" che prevedeva tagli di tasse ai più ricchi nonostante l’inflazione galoppante e la difficile crisi energetica internazionale.
Le ultime parole
“Come ho detto molte volte nelle ultime settimane, seguire lo status quo non era un’opzione. Per troppo tempo questo Paese è stato perseguitato da bassi tassi di crescita e tasse elevate, e questo deve ancora cambiare se il Paese vuole avere successo”, ha spiegato Kwarteng nella sua lettera di rinuncia all’incarico.
Oltre a ringraziare la premier Tory, sua amica di lunga data, Kwarteng ha voluto rimarcare come intenda continuare a sostenerla.
Un sostegno che più in generale ora la premier dovrà cercare con necessaria urgenza.
Cambio di rotta
Un sostegno che più in generale ora la premier dovrà cercare con necessaria urgenza. In una conferenza stampa che ha lasciato pochissimo spazio ai giornalisti per approfondire la decisione presa dalla premier, Liz Truss ha dichiarato di voler rinunciare al piano di eliminare la tassa sulle imprese che assicura gettito per circa 18 miliardi di sterline. "Dobbiamo agire - ha dichiarato - per rassicurare i mercati sulla disciplina di bilancio". Parole che lasciano intuire in cambio di rotta relative alla decisione di abolire l’incremento della corporation tax dal 19 al 25% a partire dall’anno prossimo, che quindi sarà confermato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Iscriviti alla newsletter