L’idea del Consiglio federale di contribuire ai progetti di 32 agglomerati solleva le proteste di chi resta convinto siano solo un modo di aggravare traffico e inquinamento.
Un miliardo e seicento milioni di franchi per finanziare l’incremento dei trasporti su suolo elvetico, compartecipando in maniera significativa all’implementazione dei servizi in 32 agglomerati. Il Consiglio federale ha dunque deciso, quest’oggi, di investire ben 285 milioni in più rispetto a quanto inizialmente preventivato, accogliendo tutti i progetti di quarta generazione sottoposti al suo esame e a richiesta di contributo.
Ferrovie, autostrade, piste ciclabili
La proposta, inviata al Parlamento, è di contribuire con aliquote comprese tra il 30% e il 45%, a seconda dell’efficacia attesa nell’ambito di trasporti, insediamenti, sicurezza e ambiente. Dalla linea tranviaria Glatttalbahn, che dall’aeroporto di Kloten sarà prolungata fino alla zona industriale, a quella relativa alla circonvallazione est di Suhr, nel Canton Argovia; ma anche percorsi ciclabili e pedonali o piattaforme per favorire il parcheggio dell’auto in prossimità di stazioni feroviarie e l’uso del treno regionale. Tante le infrastrutture che nei prossimi anni dovrebbero essere realizzate sulla base di intenzioni messe nero su bianco lo scorso giugno. Buone idee, a detta dell’esecutivo, che però richiano fin sul nascere lo stop.
Contro l’ampliamento dell’autostrada
Le associazioni ambientaliste non hanno infatti reagito con plauso all’annuncio di quest’oggi e alcune hanno già minaccianto il referendum. In testa Umverkehr, il Traffic Club Switzerland (VCS), la rete Verkehrswende jetzt! e i Medici per la protezione dell’ambiente, contrari in particolare all’ampliamento dell’autostrada. Le quattro organizzazioni sarebbero in procinto, a detta loro, di ricevere numerose nuove adesioni, in primis quella dei Verdi ostili da sempre ai «desideri di espansione stradale del Consiglio federale».
Disattesi gli obiettivi climatici nazionali
A generare tanta opposione è la mancanza inoppugnabile della Svizzera, che proprio a causa del traffico ha disatteso l’obiettivo climatico nazionale previsto per il 2020. Secondo Umverkehr, il Consiglio federale «ha ignorato gli obiettivi climatici con il previsto ampliamento autostradale: on una promozione miliardaria del traffico automobilistico, sarà impedito il necessario passaggio a forme di trasporto più rispettose del clima».
VCS: Progetti sovradimensionati e inutili
Su analoghe posizioni VCS, secondo cui i progetti sono sovradimensionati e inadatti a risolvere i problemi esistenti. Il ragionamento è semplice: un’autostrada più grande non comporta un alleggerimento della circolazione, ma all’opposto un incremento e nuovi colli di bottiglia da "risolvere" con ulteriori ampliamenti, in un circolo vizioso senza fine fatto di inquinamento sempre più nocivo. A tal proposito, Verkehrswende jetzt! intende intervenire per difendere le aree di Basilea, Berna, Sciaffusa e San Gallo, oggetto di pesanti progetti di ampliamento autostradale.
Climate Strike Switzerland scende in piazza
Su Twitter, Climate Strike Switzerland ha definito i piani del Consiglio «completamente fuori dalla realtà». In programma una manifestazione di piazza, il primo venerdì di marzo.
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