Secondo il barometro ipoteche, pubblicato oggi da Comparis, gli svizzeri tendono sempre più a stipulare delle ipoteche più lunghe. un andamento dovuto alla spinta dell’inflazione e alla volatilità dei mercati.
Pandemia, crisi delle materie prime e rischio di un’accelerazione dell’inflazione cambiano le abitudini, anche sul mercato immobiliare. Secondo il barometro ipoteche, pubblicato oggi da Comparis, gli svizzeri tendono sempre più a stipulare delle ipoteche più lunghe.
Tassi d’interesse
Dall’analisi emergono diversi dati. Innanzitutto i tassi per le ipoteche a tasso fisso di lungo termine sono aumentati in modo significativo. Inoltre, i proprietari degli immobili sono preoccupati a causa della spinta dell’inflazione e dei possibili effetti che la guerra potrebbe avere sulle decisioni delle banche centrali statunitensi ed europee. Istituti che, per mettersi al riparo dalle possibili turbolenze sui mercati capitali, puntano tutto su ipoteche a tasso fisso.
HypoPlus
I dati raccolti da HypoPlus, specialista in intermediazione ipotecaria del Gruppo Comparis, svelano i tassi d’interesse medi di circa 50 istituti ipotecari. Tramite la piattaforma il tasso ipotecario fisso a 10 anni più conveniente è stato dell’1,27%, mentre il tasso indicativo dell’1,71%.
Cosa succede se aumentano i tassi d’interesse?
L’aumento dei prezzi delle materie prime incide sempre più sulla portata dell’inflazione. E nel mercato ipotecario si riflette con una pressione rialzista, soprattutto per le durate più lunghe. Al vaglio da parte delle banche centrali statunitense (Fed) ed europea (Bce) strategie per combattere l’aumento dei tassi d’interesse. Una situazione davvero complicata, considerando che la guerra in Ucraina dovrebbe rallentare.
Crescita economica a rischio?
Con un aumento rapido dei tassi d’interesse, la crescita economica sarebbe a rischio. Le banche sono costrette nuovamente a cercare un nuovo equilibrio: nella peggiore delle ipotesi l’inflazione potrebbe aumentare e la domanda potrebbe indebolirsi drasticamente. A causa di questo scenario, secondo i dati di HypoPlus, chi accende un’ipoteca preferisce sempre di più la sicurezza delle ipoteche a lungo termine anziché esporsi alla maggiore volatilità dei mercati dei tassi.
Tassi ipotecari e mercato swap
Come riporta Comparis, a metà maggio 2019, i tassi di rifinanziamento a dieci anni delle banche – i cosiddetti tassi swap – sono scesi in territorio negativo dove sono rimasti a lungo arrivando al minimo dello 0,69% a metà agosto 2019. Termina così la fase, che dura ormai da anni, dei tassi bassi per le ipoteche a tasso fisso. Da allora hanno registrato una tendenza al rialzo fino a raggiungere l’1,71% il 21 marzo 2022.
Durante la fase dei tassi negativi è aumentata la competitività sul mercato ipotecario. Se a metà maggio 2019 il margine tra i tassi di rifinanziamento a dieci anni delle banche e i tassi ipotecari era ancora di 1,19 punti percentuali, oggi, con il ritorno a rendimenti più elevati, il margine bancario per le ipoteche decennali si è ridotto a 0,97 punti percentuali. La differenza residua di 0,44 punti percentuali tra il tasso indicativo e il miglior tasso di interesse di HypoPlus evidenzia però che i clienti ipotecari hanno ancora margini di negoziazione.
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