Lugano, 22 novembre: Riccardo Esposito, ceo Finlantern e organizzatore, spiega che cosa troveremo al convegno dedicato al mondo della finanza. Che dal Covid ha saputo trarre il buono: la piattaforma Nimeetz sarà l’occasione per approfondire conoscenze e preallestire incontri 1-to-1.
Per Lugano è qualcosa di già visto, alla undicesima edizione di un evento che dal 2011 raccoglie ormai ogni anno, salvo uno sfortunato e tristemente celebre 2020, il fiore del mondo della finanza. Attenzione però: non tutto è mai quello che sembra. E se, in genere, tale affermazione accompagna perplessità e riflessioni negative, questa è l’eccezione. Il Lugano Finance Forum, il 22 novembre a Palazzo dei Congressi, non è quello che ci si aspetta perché non è più quello che era, cambiato e perfezionato da un Covid che, una volta tanto, ha apportato migliorie: mostrando quel che di più si poteva fare per rendere ancora più accattivante e proficua la giornata di incontri dedicata al mondo della finanza. Che, tanto per cominciare, non durerà più un giorno soltanto, ma un mese. «Si inizia due settimane prima e si finisce due settimane dopo», accenna Riccardo Esposito, fondatore e ceo di Finlantern, network internazionale con una leadership in Svizzera che dal 2009 raccoglie i professionisti del settore finanziario e ne supporta l’attività, incrementandone anzitutto la visibilità.
Stand, conferenze, meeting e strette di mano
Vero è, per rendere omaggio al senso stretto, che il giorno da fissare sopra al calendario per ritrovarsi insieme è il prossimo martedì 22, dal mattino al tardo pomeriggio con stand, conferenze, incontri one-to-one. Ma vero è altrettanto che, nel frattempo e nell’ultimo biennio, l’uomo ha esplorato a fondo le potenzialità dell’online. Finlantern ha fatto di più: le ha raffinate. «Non crediamo molto al webinar, che ha aiutato molto in epoca di pandemia ma adesso mostra le sue carenze - riflette Esposito - Noi puntiamo alla "lead generation". Aspiriamo a creare dei contatti per fare business in tempi stretti». Ecco dunque che la piattaforma Nimeetz a questo fine esatto verrà sfruttata: non per offrire contenuti congelati nel tempo, ma per dare alle parti opportunità realistiche di incontro. «Già due settimane prima, tramite Nimeetz, sarà possibile trovare gli stand virtuali degli sponsor, con la descrizione delle loro attività e offerte. I membri di staff potranno essere contattati per incontri 1-to-1».
Il mondo virtuale al servizio del mondo reale
Vale a dire: il mondo virtuale al servizio di quello reale, non viceversa come troppo spesso accade, talvolta perfino un po’ fuori luogo. «Questa edizione, la prima post Covid, giunge dopo una decima che ci si aspettava fosse penalizzata dalle restrizioni e invece è stata un successo: in termini di feedback positivi, abbiamo registrato un record». Merito anche della combinazione streaming più digitale, che adesso viene aggiornata per rispondere alla voglia di incontrarsi di nuovo, stringere mani, guardarsi in faccia. «La gente vuole tornare a vivere e incontrarsi. Vuole fare vero network. La piattaforma digitale però è rimasta come occasione eccellente per facilitare il matching. La decima edizione è stata un’edizione di rottura rispetto al passato, grazie a Nimeetz. L’undicesima sarà caratterizzata da una forte sinergia con la piattaforma. Sarà un evento di un giorno che però dura un mese».
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Dagli eventi preorganizzati ai follow-up
Et voilà, come dirlo meglio. Spiegando anche che vi sarà una lista di 1-to-1 meeting preorganizzata con due settimane di anticipo, in modo da arrivare al 22 novembre con le idee chiarissime su chi incontrare e su che cosa ragionare. Oppure che, nelle due settimane successive, si potrà utilizzare ancora Nimeetz per dei follow-up, prendendo contatto con chi non si è riusciti a intercettare sul posto, vuoi per mancanza di tempo, slot già occupati o perché, sulle prime, erano sfuggiti: Palazzo dei Congressi sarà anche un momento in cui osservare meglio quello che magari, all’occhio del web, può scivolare via.
Addio salti nel buio: le aspettative si misurano
Resta comunque, indiscutibile, la nobiltà dell’idea di fondo: mostrarsi in anticipo, farsi conoscere con qualche giorno di vantaggio rispetto all’incontro un po’ istintivo del momento. «Gli sponsor possono accedere alla lista dei delegati e invitarli a visitare il loro stand. Se prima non avevano idea del ritorno che la partecipazione a un evento potesse offrire loro, in termini di numeri o di profili, e potevano affidarsi solo ad aspettative basate sul passato, con sorprese positive o più spesso delusioni, adesso potranno tarare meglio attese e ambizioni. Sanno già chi ci sarà; possono esaminare la lista dei partecipanti, capire quanti sono idealmente interessati al loro business; soprattutto, fissare incontri sicuri».
Puntare sulla qualità, non la quantità
Lugano dunque alla prova del fuoco, anche se pochi sono i dubbi che la cosa piaccia e continuerà a piacere nel futuro. Dove il Lugano Finance Forum è destinato a crescere ancora, ma solo in ciò che conta: nelle aspirazioni. Non nei numeri, che anzi si sono ristretti, a dimostrare tutt’altro che uno scarso appeal; piuttosto, un’attenzione selettiva alla platea e alla qualità delle iniziative, dedicate a un pubblico mirato. «I numeri grezzi si sono ridotti, ma volutamente. Nell’anno boom abbiamo contato circa 1.300 partecipanti effettivi e 2mila registrati. Poi ci siamo assestati su cifre più basse. Lo scorso anno i partecipanti sono stati circa settecento, anche per via del contingentamento. Si tratta di una scelta: la scelta di lavorare sulla qualità». E nemmeno si allargherà nei luoghi, almeno nelle intenzioni attuali. «Il Forum è nato per restare a Lugano. Magari potrà guardare a Zurigo e Milano, non credo oltre. Se esiste questo Forum, grande merito è del comune e del suo patrocinio, per cui siamo molto grati. Ѐ bello sapere che da parte di Lugano c’è l’impegno a giocare un ruolo nel mondo della finanza».
Tre filoni: ESG, blockchain, inflazione
I preparativi intanto fervono. Si raccolgono le ultime adesioni, sia sul fronte buy side sia sell side. Di certo c’è che ci saranno due sale conferenze per tre main topic fra cui farà il proprio inevitabile e giusto ingresso, oltre ai filoni ormai tradizionali di ESG e mondo blockchain, la macroeconomia che oggi discute di tassi e inflazione. Ospite di spicco Gernot Blümel, già ministro delle finanze austriaco nel biennio 2020-2021, che si affiancherà a personaggi del calibro di Yves Longchamp e Gregory Mall per Seba Bank; Andres Gujan, Gam, specializzato in efficienza energetica; Giacomo Moroni, Robeco, relatore riguardo agli investimenti nello sviluppo sostenibile; Nicola Plain di Aktionariat, esperto di tecnologia blockchain, Stefano Gianti di Swissquote e Monty Metzger di LCX, dedito al Fin Tech.
Target mirato, ma variegato
Obiettivo: parlare a un target variegato, fatto non solo di gestori di fondi asset management ma di cripto e alternative investor, per esempio. Inutile dilungarsi a fare nomi: sono tutti qui, su un sito in continuo aggiornamento, che attende con ansia il quarto martedì di novembre e un programma fittissimo di appuntamenti e speech di rilievo. Con la convinzione, da parte di chi lo consulta e integra al passo con il programma in evoluzione, che avrà tanto da dire e da lasciare.
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