L’esemplare colpito a morte nei pressi di Lumino potrebbe essere l’autore della feroce predazione di 11 pecore avvenuta un mese fa a Castione
Il Dipartimento del territorio del Canton Ticino comunica che nei giorni scorsi è stato abbattuto un lupo adulto in Riviera, in conformità alla decisione di abbattimento emanata dal Consiglio di Stato il 21 dicembre 2022. L’ordine era stato emanato in seguito alla strage di bestiame di Castione, dove ben 11 pecore erano rimaste uccise.
Lupo ucciso a Lumino
L’abbattimento è avvenuto in territorio di Lumino, in prossimità del fiume Moesa e nelle vicinanze di una stalla con delle capre. A seguito dei danni accertati agli animali da reddito il Consiglio di Stato aveva ordinato l’abbattimento di un lupo in questo comprensorio allo scopo di prevenire ulteriori danni.
La carcassa dell’animale, come da prassi, è stata trasferita all’Istituto per lo studio della fauna ittica e selvatica (FIWI) di Berna.
La mattanza di Castione
Il predatore abbattuto potrebbe essere l’autore del feroce attacco all’azienda di allevamento e commercio ovino Gazzoli, situata a Castione, lo scorso 17 dicembre.
Il terreno dell’azienda, una delle più grandi del cantone, era protetto da una recinzione elettrificata, ma ciò non è bastato a fermare la fame del lupo, che avrebbe predato ben 24 pecore, 11 delle quali sono rimaste uccise, ferendone altre 13.
In seguito a un danno così grave all’allevamento locale, il Cantone ha deciso di procedere con l’ordine di abbattimento, in modo da tutelare al meglio gli animali da reddito. Con l’arrivo dell’inverno infatti i lupi scendono di quota, diventando ancora più minacciosi per il bestiame.
Allarme per il bestiame
La denuncia era arrivata da Germano Mattei, co-presidente dell’Associazione Svizzera per la protezione del Territorio dai Grandi Predatori e leader del movimento MontagnaViva, che aveva chiesto a gran voce alle autorità l’immediata uccisione del lupo.
Le condizioni per la richiesta c’erano tutte, dato che i requisiti per l’abbattimento di questi esemplari sono state per altre recentemente revisionate dal Consiglio Federale, che ha abbassato la soglia minima di predazioni per procedere con l’abbattimento. L’ordine concedeva 60 giorni ai guardiacaccia per procedere, con il lupo che è stato colpito a morte poco più di un mese dopo.
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