Sabato notte è avvenuta una predazione extra large di ben 24 capi di bestiame, presso l’azienda Gazzoli di Castione. Chiesta a gran voce l’autorizzazione di abbattimento.
Il lupo colpisce ancora. Un predatore è stato colpevole di una vera e propria strage di bestiame in un’azienda di Castione. Ad annunciarlo è stato il co-presidente dell’Associazione Svizzera per la protezione del Territorio dai Grandi Predatori (APTdaiGP) Germano Mattei.
Una predazione senza precedenti
Andando verso l’inverno inoltrato, il lupo scende di quota. A riprova di questo sono le predazioni più frequenti nel fondovalle. Lunedì è arrivata la notizia di un attacco feroce avvenuto sabato notte all’azienda di allevamento e commercio ovino Gazzoli, situata a Castione.
Il terreno dell’azienda, una delle più grandi del Cantone, è protetto da una recinzione elettrificata, ma ciò non è bastata a fermare la fame del lupo, che avrebbe predato ben 24 pecore, 11 delle quali sono rimaste uccise, mentre altre 13 sono state curate dal veterinario.
L’Ufficio della caccia e della pesca (UCP) sta ancora verificando la quantità dei danni e il numero esatto dei capi rimasti uccisi o feriti. Non è ancora chiaro infatti se sia stato un solo esemplare oppure più lupi a commettere questa predazione così abbondante.
Richiesto l’abbattimento immediato
La denuncia è arrivata da Germano Mattei, co-presidente dell’Associazione Svizzera per la protezione del Territorio dai Grandi Predatori e leader del movimento MontagnaViva, che ha riportato per primo la notizia e il numero di predazioni in una nota stampa.
Mattei, a nome dell’APTdaiGP, che collabora a stretto contatto con l’Unione contadini ticinesi, chiede a gran voce all’Ufficio caccia e pesca, al Dipartimento dell’agricoltura e ai due Consiglieri di Stato interessati, Claudio Zali e Christian Vitta, l’immediato abbattimento del lupo, per il quale l’associazione ritiene ci siano tutte le condizioni.
I requisiti per l’abbattimento di questi esemplari sono state per altre recentemente revisionate dal Consiglio Federale, che ha abbassato la soglia minima di predazioni per procedere con l’abbattimento.
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