Le borse cinesi riaprono in rosso dopo il riaccendersi delle tensioni tra Cina e Australia. Continuano a salire le quotazioni delle materie prime e a Wall Street il NASDAQ continua a risentire del crollo dei colossi tech.
La riapertura dei listini di Cina, Corea del Sud e Giappone è stata caratterizzata da contrasti notevoli, con le azioni del Dragone in caduta libera a causa delle tensioni tra Cina e Australia, che rischiano di innescare una guerra commerciale. Di contro, tutte le altre borse hanno portato a casa risultati positivi.
Negli USA le azioni delle grandi società tecnologiche continuano a scendere di valore, traghettando l’Indice NASDAQ verso un nuovo risultato negativo. S&P500 e Dow Jones registrano performance migliori. Il prezzo del Rame nel frattempo continua a salire.
Analizziamo più nel dettaglio i dati economici provenienti dalle principali piazze asiatiche e statunitensi.
Asia: le tensioni Pechino-Canberra affossano le borse, il Nikkei è il listino più performante
Cina e Australia sarebbero a un passo dalla guerra commerciale. le autorità di Pechino hanno scelto di sospendere il dialogo economico con Canberra, e questo ha generato un’ondata ribassista nei listini dei due paesi.
Shanghai ha perso lo 0,16%, dopo che alle ore 8:15 svizzere era riuscito ad aumentare la propria capitalizzazione della stessa percentuale. L’Indice Shenzen ha invece perso quasi l’1,6%. In Australia l’Indice S&P/ASX 200 perde quasi lo 0,5%, mentre l’S&P/ASX300 , che era arrivato a guadagnare quasi lo 0,11%, ha in seguito registrato una perdita dello 0,52%.
Nel resto del continente asiatico però tutte le altre piazze hanno guadagnato terreno. In Corea del Sud il KOSPI ha chiuso con un +1%, mentre il Nikkei di Tokio si è rivelato l’indice asiatico più performante, crescendo dell’1,8%. Si segnala tuttavia il brusco calo delle azioni di Rakuten, colosso giapponese del commercio online, che hanno perso più del 4%.
A Hong Kong la borsa ha guadagnato lo 0,54%, e tra le azioni che sono cresciute di più ci sono quelle di Xiaomi, balzate in alto di poco meno del 4%.
Stati Uniti: Wall Street a più velocità, continuano a crescere materie prime e petrolio
Continua la discesa dei titoli dei colossi del web, seppur questa volta siano da registrare anche alcuni in dati in controtendenza. Apple e Google tornano infatti in territorio positivo, e le loro azioni sono cresciute rispettivamente dello 0,2% e 0,34% (dati delle ore 10:00). Il titolo di Facebook, Microsoft e Amazon continua invece a scendere, e sono proprio le azioni della società di Jeff Bezos ha risultare le peggiori, con un -1,25%. Questi dati hanno contribuito a far perdere al NASDAQ poco più dello 0,37%.
Dow Jones e S&P500 sono invece cresciuti rispettivamente dello 0,29% e dello 0,07%. Sul fronte delle materie prime, continua la corsa di Rame, Palladio e Argento, e anche l’Oro è tornato a crescere di valore, registrando un +0,3%. Il petrolio Brent ha invece toccato quota 70$ al barile, mentre le quotazioni del Wti sono salite dell’1,4%, attestandosi a circa 66,6$ al barile.
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