La speranza delle autorità del Dragone è di riuscire a stimolare l’economia del Paese, dopo il crollo allarmante del settore immobiliare e la preoccupazione legata alla ricomparsa di focolai di Coronavirus.
L’economia cinese cresce, ma non abbastanza.
Nel quarto trimestre la Cina registra un Pil in aumento del 4% annuo, ben oltre il +3,6% previsto dagli analisti, ma in rallentamento rispetto al +4,9% del terzo trimestre.
Una dato interessante, che porta a chiudere il 2021 con un aumento di poco superiore all’8%.
Eppure permangono forti preoccupazioni.
Taglio dei tassi
Per sostenere l’economia cinese, la banca centrale ha annunciato un taglio dei tassi sui prestiti medi alle banche commerciali al livello più basso dal 2020. La speranza delle autorità del Dragone è di riuscire a stimolare l’economia del Paese, dopo il crollo allarmante del settore immobiliare e la preoccupazione legata alla ricomparsa di focolai di Coronavirus.
Bene l’Asia
In questo scenario le azioni di Cina e Giappone aumentano, ma Hong Kong è in calo. Alle ore 8.09 circa il Nikkei avanza dello 0,74% e gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai guadagnano rispettivamente l’1,49% e lo 0,59%. Hong Kong va in rosso dello 0,69%.
I mercati in casa nostra
Guardando al mercato svizzero, stamattina pochi minuti dopo l’apertura l’indice SMI segnava un avvio dei lavori positivo, con una crescita dello 0,36% rispetto alla chiusura precedente di 12525,63 punti. Bene anche il listino SPI, che ha aperto in crescita dello 0,32% a 15’933,80 punti.
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