L’allentamento della politica "zero-Covid" ha causato sia entusiasmo per i mercati finanziari, che un aumento dei contagi. Ecco cosa filtra sulla gestione sanitaria in Cina.
La Cina si è sempre dimostrata un Paese poco tollerante nei confronti del Covid-19, applicando forti misure restrittive.
Tuttavia, il recente cambio di rotta, stimolate dalle proteste della popolazione sfociate in un allentamento delle misure, ha provocato in due occasioni forti rialzi per i listini cinesi. Dall’altra parte, un aumento dei contagi ha però generato un crollo della borsa. Il governo è chiamato a scegliere quale linea seguire nell’imminente futuro, prendendo decisioni che avranno forti conseguenze economiche e sanitarie sul Paese e sul resto del globo.
Tolleranza zero per il Covid
Ormai la maggior parte delle principali economie ha trovato un modo per convivere con il Covid-19. Tutte, tranne la Cina.
L’ondata di proteste che ha attraversato il Paese, per le sue incessanti restrizioni sul virus note come "zero-Covid", ha spinto il governo finalmente cinese ad agire. Dopo quasi tre anni di isolamento, la Cina sta iniziando a rivedere le sue regole più severe.
Allo stesso tempo però, quello che potrebbe segnare la fine di “zero-Covid” potrebbe essere solo l’inizio dei problemi generati dalla pandemia della Cina.
«Penso che nelle prossime due settimane la Cina si troverà ad affrontare una pressione senza precedenti sul sistema sanitario», ha dichiarato alla CNBC Xi Chen, professore associato presso la Yale School Of Public Health.
Economia cinese in caduta
Inoltre, ci sono dubbi sul fatto che l’economia cinese sia in grado di riprendersi rapidamente quando si discosterà dalla sua politica restrittiva. La Banca Mondiale ha tagliato le sue previsioni di crescita economica per la Cina al 2,7%, circa la metà dell’obiettivo della nazione.
Anche i mercati finanziari hanno risentito fortemente delle decisioni del governo cinese. Sebbene nel corso delle prime proteste e delle prime concessioni i listini cinesi sono finiti alle stelle, portando rialzi anche a tutte le borse mondiali, il conseguente aumento dei contagi ha rapidamente spento questo entusiasmo, affossando gli indici asiatici e non solo.
Nuovi allentamenti per i viaggiatori
L’altalena della borsa cinese ha proseguito il suo andamento ieri, quando il governo ha annunciato che, a partire dall’8 gennaio, i viaggiatori stranieri non dovranno più sottoporsi a quarantena all’arrivo in Cina.
L’imminente cambiamento è quindi un ulteriore, a tratti inaspettato, allentamento delle misure contro il virus.
Dal marzo 2020, i viaggiatori diretti verso la Cina continentale dovevano rimanere in quarantena, in genere in un hotel designato, per 14 giorni. In seguito, il periodo di isolamento ha iniziato ad aumentare fino a 21 giorni o più per alcuni viaggiatori, prima che la Cina iniziasse a ridurre i tempi di quarantena quest’estate. Ora le regole prevedono cinque giorni di quarantena in una struttura centralizzata, seguiti da tre giorni di decorso a casa.
La Commissione nazionale cinese per la salute ha inoltre dichiarato che, a partire dall’8 gennaio, le autorità smetteranno di seguire i contatti stretti dei pazienti affetti da Covid, interromperanno la designazione delle aree a rischio Covid e annulleranno le misure che avevano rallentato l’importazione di merci.
Le conseguenze sui mercati
I mercati finanziari hanno risposto ovviamente in maniera positiva a questo nuovo allentamento. I principali indici Cinesi, il China A50 e lo Shenzhen, hanno entrambi vissuto rialzi superiori all’1% nella giornata di ieri.
Durante i primi segnali di abbandono della politica “zero-Covid” invece, i listini cinesi erano volati fino a variazioni al rialzo di oltre il 3%, mentre la successiva notizia dell’aumento dei contagi aveva provocato forti ribassi di almeno due punti percentuali, con consistenti conseguenze anche in altre piazze finanziarie del globo.
A seguito di queste nuove decisioni del governo, cosa riserveranno le prossime giornate per la borsa cinese? Proseguirà l’altalena segnando nuovi ribassi, oppure perdurerà l’entusiasmo degli investitori per l’allentamento delle misure?
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