Mercati oggi: tra segnali di ripresa e osservazione dell’inflazione, che succede?

Claudia Mustillo

2 Giugno 2021 - 09:57

condividi
Facebook
twitter whatsapp

Una situazione mista per i mercati oggi divisi tra evidenti segnali di ripresa e un’attenta osservazione, nonché preoccupazione, sull’andamento dell’inflazione. Cosa succede?

Una situazione mista per i mercati oggi divisi tra evidenti segnali di ripresa e un’attenta osservazione, nonché preoccupazione, sull’andamento dell’inflazione.

Il petrolio dopo il rally degli ultimi mesi torna a crescere, forte anche della valutazione positiva dell’OPEC+.

In Asia gli scambi hanno raggiunto i massimi degli ultimi tre mesi. Le azioni globali, invece, nonostante si aggirino su livelli record sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli. D’altra parte rimangono le preoccupazioni per la ripresa economica post-pandemia e l’inflazione, che molto probabilmente spingerà le banche centrali a ridurre il sostegno monetario prima del previsto.

In questo clima generale i mercati oggi da un lato segnano un lieto ottimismo e dall’altro mantengono alta la prudenza. Che succede?

La situazione dei mercati oggi: tra ripresa e preoccupazioni

Le azioni giapponesi hanno sovraperformato, mentre quelle australiane sono state sostenute dai solidi dati economici. Hong Kong e Cina, invece, sono scivolate; nella mattinata il Nikkei giapponese scambiava a +0,46% mentre cadono gli indici Shenzhen Shanghai rispettivamente di -1,11% e -0,73%.

A pesare sulla Cina, forse, anche il nuovo lancio della politica del terzo figlio da parte del Governo che cerca di arginare una calo demografico allarmante. Politica, però, non accettata dai cittadini che spiegano come sia difficile aumentare il numero di figli da mantenere.

I future sulle azioni statunitensi sono rimasti fermi dopo che l’S&P 500 ha chiuso in leggero ribasso. I rendimenti dei titoli del Tesoro USA di riferimento a 10 anni sono aumentati.

La spinta positiva è arrivata dai dati sulla produzione manifatturiera negli Stati Uniti, che hanno addirittura superato le stime. I numeri dei PMI sono balzati anche in Europa, dove l’inflazione ha toccato il 2%.

Anche il petrolio ha raggiunto un picco, dopo due anni, e l’OPEC+ ha fornito una valutazione positiva delle domanda, decidendo di confermare gli aumenti di produzione con il recupero di 2,1 milioni di barili al giorno fino a luglio.

"Prevediamo che la domanda aumenterà portandoci ai livelli pre-pandemia" ha commentato il segretario generale Mohammad Barkindo. Intanto le quotazioni del Brent hanno registrato un aumento riportandosi sopra quota 71 dollari al barile.

USA: si aspettano nuovi dati

Dall’altro lato i mercati sembrano attendere la giornata di venerdì, quando verranno pubblicati i dati dell’occupazione negli USA. Proprio questi dati potranno dare un segnale forte di ripresa e della crescita statunitense.

Lael Brainard, governatore della Federal Reserve, ha spiegato che ci sono rischi per entrambe le soluzioni della politica monetaria dal momento che negli Stati Uniti l’economia avanza mentre ci sono milioni di persone disoccupate.

Iscriviti alla newsletter

CAMBIO EURO/FRANCO SVIZZERO

-

-

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.