La crescente domanda di lavoratori qualificati può essere spiegata come un boom economico post-Covid.
Nonostante l’incertezza dettata dalla nuova variante Omicron e dalla difficoltà nel reperire materie prime, nel primo trimestre del 2022 gli annunci di lavoro in Svizzera sono aumentati del 47% su base annua, registrano così un nuovo record. È quanto emerge Swiss Job Market index il sondaggio pubblicato oggi dal gruppo Adecco, specializzato nella selezione del personale.
«La crescente domanda di lavoratori qualificati può essere spiegata come un boom economico post-Covid – ha dichiarato Marcel Keller, Country Head Adecco Svizzera – Molte aziende si aspettano anche un ulteriore aumento della domanda nel prossimo futuro e stanno quindi ampliando le proprie capacità di produzione e di servizio».
Aumento degli annunci
Tra gennaio e marzo del 2022, c’è stato un rapido aumento del numero di annunci di lavoro rispetto alla primavera del 2021. Sono stati pubblicizzati il 7% di posti di lavoro in più rispetto al quarto trimestre del 2021. C’è stato persino un enorme aumento del 47% rispetto al primo trimestre del 2021. L’indice è ha quindi raggiunto un massimo storico per la seconda volta consecutiva.
La conferma del Kof
Lo Swiss Economic Institute dell’ETH di Zurigo (Kof) conferma che c’è un aumento della domanda di lavoratori. Secondo Kof, le aziende di tutti i settori stanno pianificando di espandere la propria forza lavoro. Molte porte sono aperte in questo momento per i lavoratori con competenze molto richieste.
Richiesto soprattutto il settore digitale
L’emergere della pandemia ha anche accelerato la transizione digitale nella maggior parte dei settori economici e le competenze digitali sono dunque tra le più richieste. Un’analisi degli annunci di lavoro svizzeri degli ultimi sette anni mostra che quasi la metà di tutti gli annunci (49%) specifica almeno una competenza digitale. Tuttavia, spesso sono richieste diverse abilità contemporaneamente. Ciò conferma che le competenze digitali sono molto richieste nel mercato del lavoro. È stata fatta una distinzione tra sei tipi di competenze digitali per lo studio: competenze digitali di base (31%); Gestione dei contenuti (23%); gestione della rete, del sistema e dei dati (19%); gestione digitale delle imprese (18%); sviluppo software (16%); e tecnologie dell’informazione e della comunicazione specifiche del settore (16%).
«L’elevata domanda di competenze digitali di base – commenta Yanik Kipfer, Swiss Job Market Monitor all’Università di Zurigo – può essere spiegata dalla costante evoluzione della tecnologia in tutto il mercato del lavoro. In molte professioni, il processo di lavoro viene gradualmente digitalizzato. Ad esempio, i meccanici di automobili svolgevano il loro lavoro solo con un cacciavite e una chiave dinamometrica, ma ora i computer stanno diventando molto più importanti come strumento aggiuntivo».
Oltre la metà degli annunci
Se esaminiamo la domanda di competenze digitali all’interno dei gruppi professionali, emerge un quadro chiaro. Le competenze digitali sono un prerequisito per la maggior parte delle professioni. In sei degli 11 gruppi professionali studiati, più della metà di tutti gli annunci ha specificato che il candidato dovrebbe avere almeno una competenza digitale. Al contrario, le competenze digitali erano appena menzionate in nessun annuncio di lavoro nel 1990.
Informatici, ingegneri, impiegati
Le competenze digitali sono richieste in particolare per le carriere dei laureati IT (ad esempio sviluppatori di software, amministratori di sistema o analisti di sistema). Il 99% di tutti gli annunci in questo gruppo professionale specifica almeno una competenza digitale. Vale la pena notare che, accanto alle carriere dei laureati in informatica, esistono due gruppi professionali non accademici con una domanda particolarmente elevata di competenze digitali: ingegneria e lavoro d’ufficio e amministrativo. Il 66% di tutti gli annunci di lavoro per specialisti in tecnologia (ad es. elettricisti, disegnatori tecnici o ingegneri meccanici) aveva una competenza digitale come prerequisito e il 65% di tutti gli annunci richiedeva una competenza digitale per gli impiegati e gli addetti alle vendite (ad es. project manager, segretari o intermediari).
Al contrario, il 16% degli annunci di lavoro per operai edili e operai (es. falegnami, intonacatori o manovali nei settori dei trasporti e del magazzinaggio) elencano come prerequisito una competenza digitale. Pertanto, l’acquisizione di competenze digitali sta rapidamente diventando un requisito fondamentale in ogni gruppo professionale, dai ruoli accademici fino ai ruoli tecnici.
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