L’espansione del mercato è attribuibile ad un volume maggiore di terapie innovative. Le riduzioni dei prezzi disposte dall’Ufficio federale hanno frenato la crescita del mercato di -2,3 punti percentuali, da +6,7% a +4,4%
Nel 2021 il mercato farmaceutico in Svizzera ha raggiunto un fatturato globale di 6,6 miliardi di franchi (prezzi alla sorgente), il 4,4% in più rispetto all’ano precedente. Lo rivelano le associazioni del ramo Interpharma e Vips - rispettivamente l’Associazione delle aziende farmaceutiche basate sulla ricerca in Svizzera e l’Associazione delle aziende farmaceutiche in Svizzera - che in una nota specificano come l’espansione del mercato sia attribuibile ad un volume maggiore di terapie innovative.
Allo stesso tempo, le riduzioni dei prezzi hanno contribuito a frenare la crescita del mercato di -2,3 punti percentuali, da +6,7% a +4,4%.
La crescita più forte in termini di valore è stata registrata ancora una volta dai farmaci antitumorali (+7,8% rispetto al 2020).
Il commento di Interpharma
René Buholzer, amministratore delegato di Interpharma - Associazione delle aziende farmaceutiche basate sulla ricerca in Svizzera - ha commentato: "L’industria farmaceutica basata sulla ricerca è impegnata a sviluppare un sistema sanitario che si finanzi in modo sostenibile. L’industria farmaceutica è l’unico attore che contribuisce regolarmente e legalmente al contenimento della crescita dei costi nel sistema sanitario. La quota dei costi dei farmaci sui costi sanitari totali è rimasta stabile per oltre un decennio a circa il 12%, molto al di sotto rispetto a quella rilevata in altri paesi europei".
Tagli ai prezzi
Le riduzioni annuali dei prezzi disposte dal 2012 dall’Ufficio federale della sanità pubblica (BAG) contribuiscono a ottenere un risparmio annuo di oltre 1,2 miliardi di franchi svizzeri per i medicinali. Per il 2021, il BAG ha ridotto in media del -10% i prezzi di oltre 300 farmaci, inclusi farmaci per il sistema nervoso, dermatologici e preparati per il sangue. Secondo l’indice nazionale dei prezzi al consumo, anche i prezzi dei farmaci sono diminuiti per la ventunesima volta consecutiva e l’ultima variazione è del -1,5%.
Il commento di Vips
Ernst Niemack, amministratore delegato Vips - Associazione delle aziende farmaceutiche in Svizzera, ha spiegato: "Il governo federale ha ridotto così tanto i prezzi dei farmaci negli ultimi anni che oggi la dose giornaliera costa meno di una gomma da masticare. Ciò comporta però che gli investimenti nello sviluppo di prodotti con un significativo valore aggiunto per i pazienti sono estremamente difficili e la gamma si sta assottigliando".
Farmaci generici
Con 809,6 milioni di franchi, le vendite di farmaci generici nel 2021 sono state del 6,9% più alte rispetto all’anno precedente. Misurato in unità di conteggio - cioè nel numero di compresse vendute -, il tasso di sostituzione dei farmaci generici nel mercato sanitario in Svizzera è aumentato dal 59,3% dello scorso anno al 62%. Il tasso di sostituzione esprime la quota di generici all’interno del mercato fuori brevetto rispetto ai concorrenti generici. Nel caso dei primi 20 principi attivi con il più alto turnover, il tasso di sostituzione dei generici è addirittura del 69%. Ciò significa che nel 2021 più di due terzi delle unità vendute sono riferibili a farmaci generici, il che corrisponde a un tasso di penetrazione paragonabile a quello di altri paesi europei.
Crescita dei biosimilari
Rispetto al 2020, i biosimilari - e cioè quei farmaci simili a quelli biologici di riferimento di cui sia scaduta la copertura brevettuale - registrano nuovamente una crescita sostanziale del fatturato pari al +40,6% e nel 2021 hanno raggiunto un fatturato di 95,0 milioni di franchi. Anche i prodotti di riferimento, ovvero i biologici scaduti e in concorrenza con almeno un biosimilare, sono aumentati del +5,5% con un fatturato di 351,4 milioni di franchi. La ragione di questa crescita risiede nella scadenza del brevetto di molti biologici, che consente lo sviluppo di biosimilari più economici. I biosimilari e i loro prodotti di riferimento hanno una quota di valore del 7,8% nel mercato assicurativo sanitario 2021. L’industria farmaceutica contribuisce così ulteriormente alla riduzione dei costi.
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