La moneta unica raggiunge i massimi da luglio, raggiungendo quota 1,0437 dollari. Rafforzata anche nei confronti del franco svizzero, sfiorati i 0,98 franchi.
L’ampia debolezza del dollaro statunitense e i lievi segnali di distensione nei rapporti tra Cina e Stati Uniti, inducono l’euro ad apprezzarsi in modo significativo nella giornata di oggi.
Dopo un inizio di giornata all’insegna della prudenza, in tarda mattinata ha raggiunto quota $ 1,0437, il livello più alto da inizio luglio. Nel primo pomeriggio, la moneta unica ha leggermente perso terreno e viene scambiato a $1,0404 in guadagno dello 0,8%.
Anche nei confronti nel franco svizzero l’euro avanza: alle 13.45 ha raggiunto il picco della giornata a 0,98 franchi, per poi tornare nuovamente a 0,9789 franchi. Intanto il biglietto verde perde terreno, alle 11.45 il rapporto franco/dollaro è passato di mano a CHF 0,9384 per poi tornare a salire e attestarsi a CHF 0,9409, in ribasso dello 0,23%.
Il dollaro viene venduto
All’indomani dell’incontro tra il capo di stato cinese e leader del partito cinese Xi Jinping e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, in occasione del G20 di Bali, la richiesta del dollaro come bene rifugio è calata ulteriormente. I due presidenti hanno infatti sottolineato la volontà di collaborare per appianare le tensioni tra i rispettivi Stati, in particolare Biden ha confermato che gli Stati Uniti, con la visita di Nancy Pelosi a Taiwan, non stavano cercando alcun conflitto con la Cina.
Da una parte quindi i trader identificano l’indebolimento del dollaro Usa come forza trainante per il rafforzamento dell’euro, dall’altra i solidi dati economici provenienti dalla Germania stanno sostenendo la moneta unica. Da Berlino è giunta infatti la notizia che le aspettative di crescita economica sono significativamente migliorate a novembre, con l’indice del Center for European Economic Research (Zew) salito a novembre a -36,7 punti da -72,2 di ottobre, nonostante le prospettive economiche rimangano ancora annebbiate.
“I miglioramenti nelle aspettative economiche di Zew sono giustificati, poiché di recente si sono verificati numerosi punti positivi", ha scritto Thomas Gitzel, capo economista presso VP Bank. Soprattutto, la prospettiva di un tetto ai prezzi dell’energia fa sperare che non si verifichi un forte crollo dell’economia tedesca.
Sterlina rafforzata
Nel Regno Unito la sterlina beneficia dai dati economici che arrivano dal mondo del lavoro, con salari e stipendi che a settembre sono cresciuti in modo significativo. Tuttavia l’inflazione alta oltre il 10% e il rischio di recessione, aumenta la pressione sulla Bank of England affinché aumenti il tasso di riferimento. Nel primo pomeriggio la valuta britannica risulta essere in sorpasso del dollaro dell’1,90% a $1.1973, così come nei confronti del franco a CHF 1,1230 (+1,34%), mentre l’euro nei confronti della sterlina sta cedendo lo 0,54% a 0.8737 sterline.
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