Quel che è accaduto stamattina rappresenta, stando agli analisti, l’emblema del nervosismo e dei timori dilaganti tra gli investitori.
Mini crack questa mattina alla Borsa di Zurigo. Dopo un’ora circa dall’inizio della seduta, il mercato è improvvisamente scivolato con lo SMI che è crollato oltre il 2%, scendendo sotto quota 12’000 punti senza un motivo apparente. La situazione è poi tornata alla normalità nei minuti successivi, nonostante l’andamento sia stato contraddistinto da un ribasso frazionale. Alle 17,10, poco prima della chiusura, si attesta a 11.988,44 punti, in ribasso dell’1,16%. Segue lo SPI a 15’438.93 in discesa dell’1,05%.
Piazze europee
La brusca flessione è stata riscontrata anche sulle piazze europee. Secondo gli esperti si sarebbe trattato di un “fat finger trade”, ovvero un ordine sbagliato riconducibile a una svista di pertinenza della Borsa di Stoccolma. Il panico ben presto si è dilagato, considerando che la Svezia è poco distante dalla Russia.
Tensioni e preoccupazioni
Quel che è accaduto stamattina rappresenta, stando agli analisti, l’emblema del nervosismo e dei timori dilaganti tra gli investitori. Il pericolo che la situazione della guerra peggiori ulteriormente, l’incremento dell’inflazione e le continue difficoltà date dalle catene di approvvigionamento, logorano la situazione sui mercati.
Attesa per l’annuncio della Fed
L’evento di oggi ha reso palpabile quanto tutto può cambiare velocemente, in una condizione già tesa anche per via delle decisioni che nella giornata di mercoledì dovrebbe prendere la Fed, relativamente al tasso guida.
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