Le richieste avanzate dall’Ucraina sono chiare: un cessate il fuoco immediato e il ritiro delle truppe russe. Una premessa indispensabile per il ritorno della pace, alla quale però difficilmente il Cremlino darà seguito. Soprattutto senza avere nulla in cambio.
Russia e Ucraina si sono seduti intorno ad un tavolo per provare ad avviare i negoziati che si spera, possano portare ad un cessate il fuoco.
Sede della riunione è Gomel, località in Bielorussia prossima al confine con l’Ucraina. L’incontro giunge a cinque giorni dall’invasione delle truppe inviate da Vladimir Putin nel Paese.
Tra i protagonisti di questo storico passaggio, non figurano i presidenti dei due Paesi - Putin e Zelensky -, sostituiti dai rispettivi portavoce.
Ci sarebbe invece Roman Abramovich, secondo quanto riportato dal Jerusalem Post, il milionario russo con passaporto israeliano che su richiesta diretta dall’Ucraina sta partecipando alle trattive nella speranza di individuare una soluzione accettabile per entrambe le parti.
I rappresentati per l’Ucraina
Oltre al ministro della Difesa, Oleksii Reznikov, l’Ucraina ha chiamato a Gomel anche altri esponenti.
David Arakhamia, leader del partito di Zelensky;
Mykola Tochytskyi, viceministro degli Esteri ed ex ambasciatore in Ue e Gran Bretagna;
Mikhailo Podoliak, consigliere di Zelensky;
Rustem Umerov, deputato che rappresenta i tatari di Crimea;
Andryi Kostin, vicecapo del gruppo di contatto trilaterale per il cessate il fuoco nel Donbass.
I rappresentanti per la Russia
La delegazione russa è guidata da Vladimir Medinsky, forte nazionalista e consigliere di Putin, oltre ad aver rivestito in passato l’incarico di ministro della Cultura. COn lui ci sono anche:
Alexander Fomin, viceministro della Difesa;
Andrei Rudenko, viceministro degli Esteri.
Le richieste di Kiev
Le richieste avanzate dall’Ucraina sono chiare: un cessate il fuoco immediato e il ritiro delle truppe russe. Una premessa indispensabile per il ritorno della pace, alla quale però difficilmente il Cremlino darà seguito. Soprattutto senza avere nulla in cambio.
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