Con l’aumento di casi e ospedalizzazione, il medico cantonale ha deciso venerdì di reintrodurre l’obbligo di uso della mascherina in ospedale, case di cura psichiatriche, case anziani, ma anche nelle farmacie e negli studi medici.
A causa del forte e rapido aumento delle nuove infezioni da coronavirus, l’Ufficio del medico cantonale ha aggiornato le Direttive per l’accesso alle strutture sanitarie e sociosanitarie introducendo l’obbligo generalizzato di indossare la mascherina, valido per il personale, gli utenti e i visitatori. L’obiettivo è di aumentare il grado di protezione delle persone presenti in queste strutture, in particolare di quelle a rischio. Le autorità sanitarie cantonali ricordano che l’uso della mascherina è raccomandato a tutta la popolazione negli ambienti chiusi, nei luoghi affollati e durante gli incontri con persone a rischio. La popolazione è inoltre invitata a seguire le già ben note raccomandazioni di comportamento: in caso di sintomi limitare i contatti, lavare frequentemente le mani, arieggiare regolarmente i locali e farsi vaccinare.
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Casi in aumento
Le nuove infezioni da Coronavirus nelle ultime tre settimane, in Ticino, sono aumentate, tanto è vero che il numero settimanale delle persone ospedalizzate è raddoppiato. Dunque, questa repentina diffusione del virus fra la popolazione richiede l’adozione di maggiori misure di protezione, per evitare un’eccessiva pressione sulle strutture ospedaliere del Cantone.
Obbligo anche in farmacia
L’Ufficio del medico cantonale ha quindi ritenuto opportuno, venerdì 14 ottobre, far entrare in vigore l’obbligo generalizzato di indossare la mascherina all’interno di ospedali, cliniche psichiatriche, strutture riabilitative e reparti RAMI e case per anziani. Si ricorda inoltre che la mascherina resta obbligatoria anche negli studi medici, nelle farmacie e in ogni altro luogo dove viene esercitata una professione sanitaria, nel contatto diretto con pazienti. Anche le persone che frequentano centri sanitari ambulatoriali sono invitate a usare la mascherina a tutela delle persone maggiormente a rischio.
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