Non si tratta di un cittadino russo qualsiasi, ma di uno tra gli uomini più vicini a Vladimir Putin. Ma cosa si nasconde dietri questa esplicita minaccia?
Secca, precisa. La replica di Dmitrij Medvedev a chi gli chiedeva come mai i suoi post su Telegram fossero così duri, l’attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo ed ex presidente della Russia ha risposto:
“La risposta è che li odio (gli occidentali ndr). Sono bastardi e imbranati. Vogliono la nostra morte, quella della Russia. E finché sono vivo, farò di tutto per farli sparire”.
Uomo potente
Non si tratta di un cittadino russo qualsiasi, ma di uno tra gli uomini più vicini a Vladimir Putin. Secondo alcuni analisti le esternazioni di Medvedev lascerebbero trasparire il grande nervosismo che si respira in queste settimane, nelle sale del palazzo del potere a Mosca.
Per altri, invece, si tratterebbe di una reale minaccia espressa nei confronti dei Paesi europei e degli Stati Uniti, mirata nel contempo ad alimentare il clima di crescente avversione che sta maturando in Russia.
Chi è Medvedev
Dalla sua biografia emerge chiaramente come Dmitrij Medvedev sia uno dei pochissimi uomini fidati con cui si confronta il presidente Vladimir Putin. Nato nel 1965 a San Pietroburgo (città natale anche di Putin), Medvedev è laureato in Giurisprudenza, Negli anni Novanta conosce Putin e da allora rimane nell’orbita di quello che presto diventerà il presidente. Nel 2005 viene nominato vice-primo ministro. Nel 2008, poiché Putin che era giunto al termine del suo secondo mandato, Medvedev viene eletto presidente della Federazione russa fino al 2012.
Successivamente Medvedev diventa primo ministro, con Putin di nuovo presidente. Una collaborazione stretta, quella che lega i due uomini politici, destinata a proseguire ancora a lungo.
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