Le indagini avevano preso il via già nel 2021, dopo alcune rapine messe a segno in alcuni distributori di benzina in territorio svizzero.
Il bilancio è di due arresti e otto indagati. Questi i numeri dell’operazione Border, messa a segno martedì dalle forze dell’ordine italiane in collaborazione con la Polizia del Canton Ticino.
La banda agiva a cavallo delle province di Como, Varese, Milano e Monza, compiendo escursioni anche nel territorio svizzero.
A sgominare il gruppo malavitoso sono stati i carabinieri del Comando Provinciale di Como, di Cantù (CO) e Casatenovo (LC).
Nei guai sono finite due persone con precedenti, che insieme ad altre otto - quattro delle quali risultano già in carcere in Svizzera - per reati di rapina a mano armata, ricettazione, porto illegale di armi da fuoco e furto.
Le indagini avevano preso il via già nel 2021, dopo alcune rapine messe a segno in alcuni distributori di benzina in territorio svizzero, nel Canton Ticino. Gli inquirenti sono riusciti a identificare i componenti della banda, che operava anche nelle province di Como, Varese, Milano e Monza.
Quattro malviventi erano stati arrestati a dicembre di un anno fa dalla Polizia Svizzera del Ticino. Grazie al supporto degli inquirenti italiani, gli agenti erano riusciti a cogliere in flagranza i componenti della banda mentre stavano per mettere a segno un colpo ad una banca di Molinazzo.
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