Con l’ultimo adeguamento del Consiglio federale alle sanzioni applicate dall’Unione europea alla Russia, non sarà più possibile importare direttamente o indirettamente oro e prodotti in oro di origine russa.
Non è la prima volta, da quando è iniziata la guerra in Ucraina, che in Svizzera arriva oro di origine russa, proveniente dal Regno Unito. Anche a luglio l’evento si è ripetuto; questa volta sono stati importati 261 chilogrammi di oro per un valore di 14 milioni di franchi, pervenuti prima dell’applicazione delle nuove sanzioni.
«Queste spedizioni rispettano le misure che erano in vigore al momento della loro importazione in Svizzera», assicura oggi l’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC).
I precedenti
In maggio erano arrivati, sempre dal Regno Unito, 3089 chili di oro, in giugno 284. Probabilmente, secondo l’agenzia di stampa Bloomberg, perché la Svizzera conta numerose raffinerie che potrebbero fondere i lingotti.
Da agosto, è vietato importare oro
Da inizio agosto, però, le regole sono cambiate. L’Unione europea ha infatti vietato l’importazione diretta o indiretta di oro e prodotti in oro dalla Russia, sanzioni a cui si è adeguato anche il Consiglio federale.
I funzionari bernesi, infine, hanno sottolineato che non è possibile risalire agli importatori dell’oro. In totale, il valore della merce proveniente dalla Russia, si è attestato sui 23 milioni di franchi in luglio. Il livello più basso dall’inizio dell’anno, ha precisato l’Udsc.
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