A causa delle crescenti minacce globali, l’orologio che indica il conto alla rovescia verso la fine del mondo adesso segna 10 secondi in meno.
Il Doomsday Clock ticchetta da 76 anni, ma non come fosse un normale orologio. Si tratta di un progetto di alcuni tra i migliori scienziati del pianeta, che indica metaforicamente il tempo restante all’umanità prima che si autodistrugga. Le lancette sono state da poco spostate sui 90 secondi alla mezzanotte, l’ora che sta a indicare la fine del mondo.
Cos’è l’orologio dell’apocalisse e chi l’ha creato
Il Bulletin of the Atomic Scientists è stato fondato da un gruppo di scienziati che hanno lavorato al Progetto Manhattan, il nome in codice per lo sviluppo della bomba atomica durante la seconda guerra mondiale. Originariamente, l’organizzazione era stata concepita per misurare le minacce nucleari, ma nel 2007 il Bulletin ha deciso di includere il cambiamento climatico nei suoi calcoli.
L’orologio dell’apocalisse, creato nel 1947, viene impostato ogni anno dagli esperti del Bulletin’s Science and Security Board in consultazione con il suo Board of Sponsors, che comprende 11 premi Nobel. L’ora cambia in base a quanto gli scienziati ritengono che la razza umana sia vicina alla distruzione totale. Lo scorrere del tempo non corrisponde quindi al cambio di ora dell’orologio.
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Un minuto e mezzo all’apocalisse
Martedì, il segna tempo è stato impostato a 90 secondi alla mezzanotte, il più vicino all’ultima ora di quanto sia mai stato. Le 00.00 rappresentano il momento in cui la Terra sarà resa inabitabile per l’umanità. Dal 2020 al 2022, il Doomsday Clock è rimasto impostato a 100 secondi a mezzanotte.
La decisione di spostare l’orario avanti di 10 secondi quest’anno è in gran parte dovuta all’invasione russa dell’Ucraina e all’aumento del rischio di escalation nucleare. Hanno avuto un ruolo determinante anche le continue minacce poste dalla crisi climatica, nonché il crollo delle norme e delle istituzioni necessarie per ridurre i rischi associati a minacce biologiche come il Covid-19.
«Stiamo vivendo in un momento di pericolo senza precedenti e il tempo dell’orologio dell’apocalisse riflette quella realtà», ha dichiarato alla CNN Rachel Bronson, presidente e CEO del Bulletin. «È una decisione che i nostri esperti non prendono alla leggera. Il governo degli Stati Uniti, i suoi alleati della NATO e l’Ucraina hanno una moltitudine di canali di dialogo. Esortiamo i leader a esplorarli tutti al massimo delle loro capacità per riportare indietro l’orologio».
Stimolare dibattiti scientifici
Il Doomsday Clock non è progettato per misurare in modo definitivo le minacce esistenti, ma piuttosto per innescare conversazioni su argomenti scientifici delicati, come il cambiamento climatico e il disarmo nucleare.
«Quando viene impostata una nuova ora sull’orologio, la gente ascolta», ha affermato la presidente del Bulletin. Ai colloqui sul clima della COP26 a Glasgow, nel Regno Unito, nel 2021, l’ex primo ministro Boris Johnson ha citato proprio il Doomsday Clock parlando della crisi climatica che il mondo sta affrontando.
Spostare indietro l’orologio con azioni audaci e concrete è ancora possibile. In effetti, la lancetta si è spostata anche a ritroso, ben 17 minuti prima della mezzanotte, nel 1991, quando l’amministrazione dell’allora presidente George H.W. Bush firmò il trattato di riduzione delle armi strategiche con l’Unione Sovietica. Nel 2016, l’orologio segnava tre minuti prima della mezzanotte a seguito dell’accordo sul nucleare iraniano e dell’accordo sul clima di Parigi.
Come riportare indietro il tempo sull’orologio?
«Noi del Bulletin crediamo che poiché gli esseri umani hanno creato queste minacce, possono essere in grado di ridurle», ha dichiarato Bronson, «Ma farlo non è facile, né lo è mai stato. Richiede un lavoro serio e un impegno globale a tutti i livelli della società».
Per avere un impatto positivo sul cambiamento climatico, occorre riguardare le proprie abitudini e vedere se ci sono piccoli cambiamenti che si possono fare nella propria quotidianità, adottando uno stile di vita più orientato alla salvaguardia dell’ambiente, come consiglia il Bulletin.
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