I lupi si moltiplicano in Ticino e Grigioni. L’orso è il prossimo? Arno Puorger: «Non è da escludere»

Matteo Casari

15/05/2023

15/05/2023 - 16:59

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Avvistamenti e predazioni da parte dei lupi sono sempre più comuni. La popolazione di orsi bruni nel frattempo sta crescendo nelle regioni italiane vicino al confine.

I lupi si moltiplicano in Ticino e Grigioni. L'orso è il prossimo? Arno Puorger: «Non è da escludere»

Gli avvistamenti di lupi in Ticino e nei Grigioni sono sempre più frequenti, così come le predazioni del bestiame. Nel frattempo nella vicina Italia è stato segnalato un aumento nella popolazione degli orsi, alcuni dei quali hanno mostrato un comportamento aggressivo. Dobbiamo prepararci all’arrivo di un altro grande predatore anche in Svizzera? Lo abbiamo chiesto ad un esperto in materia.

800 predazioni in Ticino e Grigioni nel 2022

Gli attacchi dei lupi agli animali da reddito sono in aumento in Ticino e nei Grigioni. Se di norma nel nostro territorio si verificava qualche decina di predazioni all’anno, nel 2022 queste sono cresciute di 5 o 6 volte rispetto alle annate precedenti. Gli esemplari singoli e i branchi avvistati sulle Alpi si stanno moltiplicando ad un ritmo preoccupante, minacciando il settore dell’allevamento e causando ripercussioni anche in molti altri contesti, compreso il turismo.
Per contenere il fenomeno, i Cantoni e la Confederazione hanno messo mano ad una serie di norme per proteggere al meglio il bestiame, agevolando l’abbattimento dei predatori, misure che però non convincono i lavoratori del settore primario, i quali hanno dovuto alle volte stravolgere le loro abitudini e affrontare grandi perdite.

I danni economici

Il conteggio esatto di lupi in Svizzera è incerto, ma le stime più affidabili indicano la probabile presenza di almeno 180 lupi suddivisi in 16 branchi. Numeri che sono cresciuti esponenzialmente negli ultimi anni, e che risultano troppo alti per una convivenza con l’uomo e le sue attività.
Proprio il nostro Cantone è uno dei territori dove questa diffusione è più evidente: «Una prova di questa espansione, è il fatto che si contavano massimo una decina di predazioni all’anno prima del 2020, poi nel 2021 sono aumentate a 50, mentre per quest’anno in corso siamo già a più di 298» aveva affermato Armando Donati in una nostra intervsita.
Situazione analoga nel Cantone dei Grigioni, dove il bilancio delle misure di protezione del bestiame per il 2022 ha conteggiato oltre 500 capi predati in tutto l’anno, un dato che rappresenta un record per la regione. Dei 5,7 milioni di franchi che il Parlamento federale ha messo a disposizione dei Cantoni per le misure di protezione del bestiame, solo ai Grigioni sono andati 1,5 milioni.

Orsi “problematici” in Italia

Oltre ai lupi, ormai diventati una preoccupazione quasi quotidiana in Svizzera, alcuni recenti episodi di cronaca hanno creato qualche allarme anche per un altro grande predatore: l’orso. In Italia, in Trentino Alto Adige, uno di questi grandi mammiferi si è reso protagonista di un’aggressione costata la vita ad un runner.
Questi predatori solitamente non interferiscono con l’uomo, e sono attentamente controllati dalle autorità e dagli esperti in materia. L’orso infatti è una delle specie per cui molti Paesi hanno facilitato il “reinserimento nell’habitat”, al quale partecipano Italia, Austria, Germania, Slovenia e molte altre nazioni.
Tuttavia, grazie a questi progetti la popolazione in certe regioni sta aumentando, come ad esempio nei parchi naturali. Trattandosi di un predatore dalle grandi dimensioni e difficile da gestire, in molti casi le autorità non possono ricorrere al ricollocamento in altre aree, vedendosi costrette a procedere all’abbattimento.

Un grande predatore sul confine

Dal 2005 degli orsi bruni provenienti dal vicino Parco nazionale Adamello Brenta (Trentino, Italia) migrano periodicamente in Svizzera. Per consentire una convivenza con questo grande predatore, l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) ha elaborato una strategia per la gestione dell’orso. A differenza di altri Stati vicini, la Svizzera non dispone di progetti per il reinsediamento dell’orso, che invece migra in nel nostro Paese in maniera spontanea. A partire dal 2010 ogni anno transitano nella Confederazione da uno a due esemplari maschi, ma ad oggi nessuno di questi vi si è stabilito in modo permanente.
«Di norma, gli orsi si comportano in modo poco appariscente, tuttavia negli ultimi 20 anni due orsi sono stati uccisi nel Cantone dei Grigioni dopo che erano comparsi ripetutamente negli insediamenti e il rischio di incontri pericolosi non era più accettabile» ha spiegato Arno Puorger, responsabile dei grandi predatori per l’Ufficio per la caccia e la pesca del Cantone dei Grigioni. Un orso è stato abbattuto nel 2008 e un altro nel 2013 a causa del loro comportamento ritenuto pericoloso: in entrambi i casi, gli animali avevano perso la loro naturale timidezza e si mostravano refrattari alle azioni di dissuasione.

Possibile un insediamento in Svizzera?

L’esperto ha spiegato a MoneyMag che quest’anno non ci sono ancora stati avvistamenti confermati di orsi nei Grigioni o in Svizzera. L’ultima registrazione risale all’ottobre 2022 in Engadina, la regione dove ne sono stati avvistati di più in assoluto.
In fin dei conti l’insediamento dell’orso nel nostro Paese è una possibilità oppure è da escludere a priori? Sebbene gli avvistamenti di questo predatore siano molto sporadici da noi, specialmente in paragone agli Stati vicini, secondo Puorger «in linea di principio, è possibile». L’esperto spiega questo scenario tenendo conto del fatto che «la popolazione trentina di orsi è in crescita».

Cosa fare in caso di incontro con orsi o lupi?

Il responsabile dei grandi predatori per i Grigioni ha poi spiegato come individui ed esperti del settore dovrebbero agire nei confronti di queste specie: «Entrambi gli animali devono essere trattati con rispetto. Con i giusti comportamenti, gli incontri indesiderati o potenzialmente pericolosi possono essere evitati, soprattutto se si nega loro l’accesso al cibo. Per entrambe le specie, inoltre, è necessario essere in grado di rimuovere rapidamente gli individui che si comportano in modo problematico».
Cosa bisogna fare nel remoto caso di incontro con uno di questi predatori? Ecco i consigli di Arno Puorger:

  • Rimanere fermi e cercare di capire la situazione
  • Non attirare l’attenzione su di sé
  • In caso di necessità parlare nel modo più naturale possibile
  • Non cercare di avvicinarsi al predatore in nessun caso
  • Allontanarsi lentamente (mai correre, gli orsi e i lupi sono molto più veloci del umani).
  • Evitare tutto ciò che l’animale potrebbe percepire come minaccia (agitare un bastone, lanciare pietre, gridare, ecc.)
  • Mai attirare i predatori con del cibo
  • Astenersi dall’effettuare uno attacco a favore della propria sicurezza
  • Mai inseguire un esemplare in ritirata

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