Penuria di farmaci: la task force dà il via alla vendita sfusa

Chiara De Carli

22 Marzo 2023 - 14:31

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La situazione sulla filiera del farmaco rimane tesa: dal 23 marzo diversi principi attivi saranno venduti sfusi.

Penuria di farmaci: la task force dà il via alla vendita sfusa

Sono poco meno di un centinaio i principi attivi che dal 23 marzo dovranno essere venduti sfusi. Dunque, non potranno più essere consegnate intere confezioni, ma quantitativi esatti in base alla prescrizione medica.
Nella lunga lista compilata dalla task force per gli agenti terapeutici, compaiono principi attivi di estrema importanza come il salbutamolo, necessario per il trattamento dell’asma, ma anche antivirali di uso comune come l’aciclovir e ancora insulina e farmaci antipertensivi e analgesici.
Il provvedimento è provvisorio e verrà revocato quando la situazione dell’approvvigionamento si sarà stabilizzata.
Una misura che si è resa necessaria alla luce delle attuali difficoltà di approvvigionamento, per cui le forniture di medicamenti nei formati di tutte le grandezze previste non sono più garantite. Vendendo il farmaco nella confezione originale si corre il rischio di dispensarne una dose maggiore rispetto a quella necessaria ai fini della terapia, con la conseguenza che le rimanenze inutilizzate dovranno poi essere smaltite.

Vendita in base alle indicazioni terapeutiche

La quantità di medicamenti prescritta o venduta varia in base alle indicazioni terapeutiche, di competenza dei medici e corrisponde alla quantità di farmaco necessaria affinché la terapia sia efficace. Esentate dal provvedimento, le persone affette da disturbi o malattie croniche di essere esonerate dalla misura, in quanto la tipologia di cura non genera rimanenze.

Rispetto della sicurezza degli agenti terapeutici

Ci sono poi delle tipologie di farmaci che, per motivi di sicurezza degli agenti terapeutici, non possono essere venduti sfusi. Per esempio, i fluidi, le pastiglie effervescenti o le compresse e le capsule in contenitori multidose. Le compresse e le capsule contenute nei cosiddetti «blister» (contenitori monodose con vani a forma di bolla) non devono essere espulse dal blister, che va consegnato integro al paziente.

Indicazioni per farmacie e studi medici

Le farmacie e gli studi medici dotati di farmacia privata devono etichettare, controllare e documentare le singole unità di medicamento dispensate in base alla confezione originale. La documentazione assicura la tracciabilità del prodotto, importante in caso di ritiro dal mercato. Insieme alla quantità sfusa, al paziente devono essere fornite le informazioni a cui avrebbe accesso acquistando la confezione originale, nello specifico il foglietto illustrativo.

La situazione resta tesa sul fronte delle forniture

La già tesa situazione che caratterizza la disponibilità di agenti terapeutici è peggiorata tanto che, da alcuni mesi, ne risente sempre di più anche il settore ambulatoriale. A fine gennaio 2023 il Settore agenti terapeutici dell’AEP ha definito problematica la situazione e ha istituito un’apposita task force. Quest’ultima è composta da rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni e dell’industria e si occupa di medicina umana e veterinaria.
La task force sta valutando misure a breve termine volte a sopperire alla penuria. Nell’ottica di una stabilizzazione a lungo termine dell’approvvigionamento di medicamenti, l’UFSP e l’UFAE stanno inoltre mettendo in atto le misure proposte al Consiglio federale nell’ambito del rapporto sull’approvvigionamento del 2022.
Anche la Federazione svizzera dei medici (FMH) e l’associazione svizzera dei farmacisti (pharmaSuisse), membri della task force, appoggiano l’attuale raccomandazione nell’interesse del paziente. Ciò è significativo, in quanto i medici e i farmacisti si ritrovano a dover gestire l’onere supplementare legato alla misura.

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