L’andamento della stagione invernale in Svizzera ha registrato complessivamente 17,4 milioni di pernottamenti.
Lo scorso inverno, tra novembre 2022 e aprile 2023, il settore alberghiero ha registrato 17,4 milioni di pernottamenti: si tratta del livello più alto registrato finora. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il volume è aumentato del 18,0% (+2,7 milioni di pernottamenti). A fare la parte del leone soprattutto gli ospiti stranieri che hanno registrato un incremento del 42,6% a 8,1 milioni di pernottamenti. Seppur in quantità minore, anche la domanda indigena si è mostrata in rialzo, su del 2,5% (+228 000 pernottamenti) raggiungendo così i 9,3 milioni di unità, secondo record consecutivo nel giro di due anni. È quanto emerge dai risultati provvisori dell’Ufficio federale di statistica (UST).
Rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente, la domanda è stata fortemente positiva durante l’intera stagione turistica invernale. Gli aumenti spaziano tra il 4,3% (marzo) e il 35,5% (gennaio).
Tornano i turisti stranieri
Nonostante l’aumento significativo da parte della clientela estera, il livello dei pernottamenti di questo tipo di clientela rimane ancora al di sotto (-7,3%) di quello della stagione invernale 2018/2019, pre-pandemia.
Lo scorso inverno sono stati soprattutto i turisti europei a sollevare le sorti delle località turistiche elvetiche, con un aumento di 985 000 pernottamenti (+22,8%). L’incremento assoluto maggiore lo hanno registrato gli ospiti provenienti dalla Germania (+244 000 unità; +17,6%). Seguono il Regno Unito (+214 000; +40,0%), l’Italia (+92 000; +27,9%) e la Francia (+75 000; +13,5%). Per quanto riguarda gli ospiti provenienti da altri continenti, i turisti asiatici sono più che raddoppiati in un anno (+734 000; +132,4%). Dall’India, l’incremento è di 94 000 pernottamenti (+144,0%), seguiti da quelli della Corea del Sud (+79 000; +483,9%). Anche gli ospiti cinesi sono in aumento (+63 000; +222,2%), ma il livello dei loro pernottamenti è rimasto ancora al di sotto di quello del periodo precedente la pandemia di COVID-19. È cresciuta infine la domanda dei turisti dal continente americano di 555 000 pernottamenti (+77,7%). Tra i Paesi di questo continente, gli ospiti provenienti dagli Stati Uniti hanno generato un aumento di 423 000 pernottamenti (+88,0%), che rappresenta non solo la crescita assoluta più elevata del continente, ma anche di tutti i Paesi di provenienza.
Domanda in aumento, ma calo in Ticino e nei Grigioni
Undici regioni turistiche su tredici hanno registrato un incremento del numero di pernottamenti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tra le regioni di montagna, il Vallese registra un aumento dei pernottamenti (+5,8%), mentre la situazione nei Grigioni è opposta (-2,7%). Le regioni urbane, invece, registrano gli aumenti relativi più elevati: nella regione di Zurigo i pernottamenti sono aumentati del 51,6%, nella regione di Basilea del 45,4% e a Ginevra del 42,9%. Per le altre regioni ad eccezione del Ticino (-2,4%), gli aumenti spaziano dall’8,7% della Svizzera orientale al 26,5% della Regione Argovia e Soletta.
Insomma, lo scorso inverno la domanda estera è cresciuta fortemente in tutte le regioni turistiche; la domanda indigena in dieci. Ma sono stati osservati anche dei cali: in Ticino, nei Grigioni e in Vallese.
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