Petrolio: la richiesta mondiale aumenta. Ma a che prezzo?

Chiara De Carli

23 Febbraio 2022 - 15:30

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Nel 2021 la domanda globale per il greggio è cresciuta di 5,66 milioni di barili al giorno, ovvero del 6,2% rispetto al 2020.

Petrolio: la richiesta mondiale aumenta. Ma a che prezzo?

La crisi energetica mette in pericolo il mercato globale. E oltre al rischio della probabile sospensione della fornitura di gas in caso di conflitto russo-ucraino, è sempre più allarmante la situazione del petrolio.
Anche stamattina il prezzo del Brent ha toccato i 96,6 dollari al barile, attestando l’andamento delle scorse settimane, inesorabile verso i 100 dollari.

Nel 2021 - si legge su una nota diffusa da Avenergy Suisse - la domanda globale per il greggio è cresciuta di 5,66 milioni di barili al giorno, ovvero del 6,2% su base annua. Segnando un’aumento della richiesta almeno del 5% in tutte le regioni del mondo. Mentre nel primo trimestre del 2021 si attestava una richiesta poco inferiore ai 91 milioni di barili al giorno, nel quarto trimestre dell’anno scorso si è assistito a una rapida ascesa verso quota 100 milioni. Una soglia che, secondo l’Opec - verrà superata in questo 2022; significa un’aumento del 4,3% rispetto al 2021.

Cresce la domanda, ma non la produzione

Nel 2021 è stata poco superiore rispetto all’anno precedente. Nel 2020 infatti, a causa della crisi pandemica, la produzione del greggio era stata ridotta di quasi 10 milioni di barili al giorno. E l’OPEC+ ha così concordato un aumento da maggio 2021.

Poco meno di 3’000 milioni di barili la stima della riserva di greggio accertata al 1° gennaio 2022. Le variazioni delle riserve non sono guidate solo dal consumo di petrolio, ma riflettono anche il livello dell’attività di esplorazione. Con la domanda attuale di 100 milioni di barili al giorno, le riserve dichiarate durano teoricamente circa 48 anni. Ma a che prezzo?

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