Ticino, i terreni edificabili sono troppi. I Comuni devono ridimensionarli

Chiara De Carli

19/10/2022

19/10/2022 - 11:51

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Stando all’Ust, attualmente in Ticino le zone sono più estese di quanto necessario, in base alla crescita demografica stimata per i prossimi 15 anni.

Ticino, i terreni edificabili sono troppi. I Comuni devono ridimensionarli

La necessità di costruire nuove abitazioni, in relazione all’aumento demografico dei prossimi anni, spesso si scontra con un altro problema, il consumo di suolo. Ogni anno vengono distrutti ettari di terreno, in tutto il mondo, a volte inutilmente, per far spazio a nuove case, edifici o capannoni.
Nel 2018, il Cantone Ticino aveva inviato il Piano direttore al Consiglio federale, a cui avevano seguito numerosi ricorsi da parte dei Comuni ticinesi. Nella sua seduta odierna, l’Esecutivo lo ha revisionato, fornendo delle ulteriori precisazione e infine lo ha approvato. Stando alle informazioni raccolte dall’Ufficio federale di statistica (Ust), in Ticino, le zone attuali sono più estese di quanto presumibilmente necessario in base alla crescita demografica stimata per i prossimi 15 anni. I Comuni ticinesi sono dunque chiamati a rivedere le proprie zone edificabili e, se necessario, ridurle nell’ambito della revisione della pianificazione locale.

Due anni di tempo

La revisione delle aree edificabili dovrà avvenire da parte dei Comuni entro due anni ed eventualmente ridimensionarle. Nel caso in cui dovessero delimitare nuovi terreni edificabili, sarà necessario compensarli con un dezonamento di un’altra area.

Il Piano direttore distingue quattro agglomerati

Il Modello territoriale cantonale distingue quattro agglomerati con le rispettive zone d’influenza, ossia Bellinzona, Locarno, Lugano e Mendrisio. Secondo il Piano direttore, lo sviluppo deve svolgersi in via prioritaria nelle aree urbanizzate ben collegate.

Legge federale sulla pianificazione del territorio riveduta (LPT)

Il 3 marzo 2013 l’elettorato elvetico ha approvato la revisione della LPT; il Consiglio federale ha posto in vigore le nuove disposizioni legali il 1° maggio 2014 unitamente alla revisione dell’ordinanza sulla pianificazione del territorio. Entro cinque anni a partire da tale data, i Cantoni erano tenuti ad adattare i propri piani direttori alle disposizioni della LPT riveduta.
La LPT riveduta esige che i Cantoni definiscano le proprie zone edificabili in modo tale da far fronte al fabbisogno presumibilmente necessario nei 15 anni successivi. Riguardo al futuro sviluppo demografico, ogni Cantone elabora le ipotesi che ritiene adeguate nel quadro degli scenari definiti dall’Ust.

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