Banche centrali: si avvicinano le riunioni di Fed e Bce. Di quanto aumenteranno i tassi di interesse?

Chiara De Carli

23 Gennaio 2023 - 14:28

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Tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio Fed e Bce tornano a riunirsi per decidere sui tassi di interesse. Per la Bns si dovrà attendere marzo.

Banche centrali: si avvicinano le riunioni di Fed e Bce. Di quanto aumenteranno i tassi di interesse?

Tra pochi giorni, la Federal Reserve (Fed) torna a riunirsi per decidere in merito alla politica monetaria. Gli esperti, stando a un recente sondaggio della Reuters, parlano di due probabili aumenti di 25 punti base in ciascuna delle due prossime riunioni del 31 gennaio e 1 febbraio e del 21 e 22 marzo. Si attendono poi una pausa: a partire dal secondo trimestre, i tassi saranno mantenuti stabili, almeno per la restante parte dell’anno.
Sembra infatti che i funzionari della Fed concordino sul rallentamento del ritmo della stretta, anche per valutare l’impatto degli aumenti dei tassi.
Il primo febbraio la maggior parte degli economisti della Reuters si aspettano dunque che il tasso sarà portato al 4,75%. Per altri, invece, la Fed continuerà sulla linea adottata a dicembre, portando il tasso guida su di altri 50 punti base.
«L’inflazione negli Stati Uniti mostra che le pressioni sui prezzi si stanno attenuando, ma in un contesto di forte mercato del lavoro, la Federal Reserve sarà cauta nel chiamare il massimo dei tassi di interesse» ha osservato James Knightley, capo economista internazionale di ING alla Reuters.

Dopo marzo, allentamento della stretta?

La maggior parte degli esperti sostiene, inoltre, che a partire dal secondo trimestre dell’anno la Federal Reserve manterrà i tassi stabili, piuttosto che ridurli. Mentre la restante minoranza, indica dei tagli, perché si aspettano un crollo dell’inflazione.
Bisognerà dunque capire quando l’inflazione tornerà vicino alla soglia del 2%. «Mentre il picco dell’inflazione è alle nostre spalle - commenta Philip Marey, senior strategia statunitense alla Rabobank -, la tendenza è di rimanere persistente. Non pensiamo che sarà vicina alla soglia del 2% prima della fine dell’anno». Gli economisti, pertanto, si aspettano che le azioni della Fed spingeranno l’economia statunitense in recessione.

Come agirà la Bce?

La Banca centrale europea (Bce) ha iniziato la sua lotta contro l’inflazione in ritardo rispetto alla Fed. Secondo gli economisti, dunque, l’aumento previsto per le prossime due riunioni sarà di 50 punti base ciascuna. A Davos, la presidente dell’istituto centrale europeo, Christine Lagarde, aveva ribadito l’intenzione di continuare con i tassi alti. Stando agli economisti della Reuters, Lagarde e il suo consiglio direttivo porteranno il tasso di riferimento al 2,50% il prossimo 2 febbraio. A cui farà seguito un altro aumento di 50 punti base a marzo.
Gli esperti sostengono inoltre che la Bce allenterà la stretta, molto probabilmente, quando il tasso sui depositi raggiungerà il 3,25% nel prossimo trimestre.
I restanti 25 punti base saranno aggiunti verosimilmente in concomitanza della riunione di maggio, facendo salire il tasso al 3,25%. Valore che non si vedeva dal 2008.

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