L’indice dei prezzi al consumo (IPC) è diminuito dello 0,1% rispetto al mese precedente, attestandosi a 106,3 punti (dicembre 2020 = 100). Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il rincaro è stato del +1,7%.
Asettembre 2023 l’indice dei prezzi al consumo (IPC) è diminuito dello 0,1% rispetto al mese precedente, attestandosi a 106,3 punti (dicembre 2020 = 100). Rispetto allo stesso mese dell’anno
precedente, il rincaro è stato del +1,7%. È quanto emerge dai risultati dell’Ufficio federale di statistica (UST).
Le ragioni del calo
La flessione dello 0,1% rispetto al mese precedente è riconducibile a vari fattori, tra cui la riduzione dei prezzi del settori alberghiero e paralberghiero. Anche i prezzi dei trasporti aerei e dei viaggi forfetari nazionali e internazionali sono diminuiti. Sono invece aumentati i prezzi dei corsi per il tempo libero, del carburante e dell’olio da riscaldamento, così come quelli di indumenti e calzature
Indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA)
A settembre 2023, l’indice dei prezzi al consumo armonizzato della Svizzera si è portato a 106,57 punti (base: 2015 = 100), con una variazione del –0,2% rispetto al mese precedente e del +2,0%
rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
L’IPCA è un indicatore dell’inflazione supplementare elaborato sulla base di una metodologia comune dai Paesi membri dell’Unione Europea, che consente di raffrontare il rincaro registrato in Svizzera con quello dei Paesi europei.
I risultati dell’IPCA sono diffusi da Eurostat (Ufficio statistico dell’Unione europea) secondo un calendario prestabilito. L’UST pubblica un’analisi comparativa del rincaro registrato in Svizzera e in Europa all’indirizzo www.ipca.bfs.admin.ch, dove figurano anche una nota metodologica e la ponderazione del 2023 del paniere tipo dell’IPCA svizzero.
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