Secondo i dati provenienti dall’Ufficio Federale di Statistica (UST), nel secondo trimestre del 2022 l’indice svizzero dei prezzi degli immobili residenziali (IMPI) è aumentato del 2,7% rispetto al trimestre precedente, registrando 113,2 punti. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il rincaro è cresciuto del 7,5%
Arrivano i dati sull’indice svizzero dei prezzi degli immobili residenziali (IMPI) relativo al secondo trimestre del 2022. La misurazione dell’andamento dell’industria immobiliare residenziale, gestita dall’Ufficio federale di statistica (UST), in generale ha analizzato che il mercato degli appartamenti di proprietà ha presentato prezzi in aumento rispetto al primo trimestre 2022, in tutti i tipi di comune. In questo periodo i prezzi delle proprietà residenziali sono cresciuti del 2,7%, mentre nel giro di un anno il valore sale fino al 7,5%.
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In crescita unifamiliari e appartamenti
I prezzi delle case di proprietà in Svizzera risultano ancora in aumento. I dati dell’IMPI riguardanti il trimestre appena concluso rivelano come le variazioni di prezzo del mercato immobiliare privato siano in costante ascesa. Nel giro di tre mesi, sia le case unifamiliari (+2,0%), sia gli appartamenti di proprietà (+3,3%) sono diventati più costosi.
La totalità delle proprietà residenziali ha infatti registrato 113,2 punti sul livello dell’indice, più precisamente la case unifamiliari si sono assestate a 114,3 punti, mentre gli appartamenti hanno raggiunto i 112,2 punti.
In quali zone sono aumentati di più i prezzi
l’IMPI rileva le variazioni di punti percentuali sul mercato immobiliare, anche in base alla tipologia di comuni svizzeri. Secondo uno standard dell’UST, esistono tre tipi di comune urbano (parte di un grande agglomerato, di agglomerato medio e di piccolo/fuori agglomerato), oltre ai comuni intermedi e ai comuni rurali.
Se si considera questa divisione in tipologia di comune, per quanto riguarda tutte le proprietà immobiliari private, negli ultimi tre mesi i prezzi sono saliti particolarmente nei comuni rurali (+4,2%), nei comuni urbani di grandi agglomerati (+3,7%) e nei comuni urbani di piccoli/fuori agglomerati (+2,8%). Nel corso di un anno invece, il dato maggiormente in crescita risulta essere quello dei comuni urbani in grandi agglomerati (+9,7%), seguito dai comuni rurali (+8,6%) e dai comuni urbani di medi agglomerati e i comuni intermedi (entrambi +6,5%).
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