Legname, materia prima richiestissima crescono i prezzi in Svizzera

Ammonta a quasi 5 milioni di metri cubi il volume di legname raccolto durante il 2021 in Svizzera. Rispetto all’anno precedente, le autorità hanno rilevato un aumento del 4%. Il legname in tronchi ha raggiunto un volume di 2,5 milioni di metri cubi, che rappresenta una crescita del 6%.

Un settore in sviluppo

La ricerca sulla statistica forestale svizzera, effettuata in maniera congiunta dall’Ufficio federale di statistica (UST), dalla rete di aziende forestali (RAF) e dall’ufficio federale dell’ambiente (UFAM), ha evidenziato come ormai ci si trovi di fronte al secondo aumento in due annate consecutive e che un volume come quello raccolto quest’anno si è visto solo nel 2012 e nel 2018. Dati alla mano, la statistica dunque confermato i numeri confortanti per il settore forestale svizzero.

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Il legno per produrre energia

Il legname per la produzione di energia ha visto una crescita del 2%, arrivando a 2 milioni di metri cubi e rappresentando il 40% del mercato totale del legno. Soltanto 20 anni fa, la sua produzione faticava a formare il 20% dell’industria, il che testimonia una sempre crescente importanza dell’uso del legno per scopi energetici. Questo tipo di richiesta crescente è la principale causa dell’aumento del costo del legno, dato che gli impianti di riscaldamento a legna sono sempre più frequenti, la richiesta si è alzata negli anni recenti.

Ridotte le perdite delle aziende

L’anno scorso, complessivamente le imprese forestali svizzere hanno accumulato entrate per 583 milioni di franchi, a discapito di 590 milioni. Nonostante l’industria stia ancora affrontando una perdita complessiva di CHF 7 milioni, esso si è ridotto significativamente rispetto ai 44 milioni di deficit registrati nel 2020. L’aumento dei prezzi è quindi venuto in soccorso alle aziende svizzere, che stanno sfruttando positivamente questo periodo di fornitura energetica instabile.