Le prospettive parlano di un crollo pari al 23% per l’intero raccolto americano di arance.
Negli Usa il maltempo fa schizzare alle stelle il costo del succo d’arancia. I future dell’orange juice per la tavola americana hanno superato il record di 3 dollari alla libbra. Solamente un anno fa viaggiano sulla soglia dell’1,81 dollari, nel maggio 2021 a $1,05. Un rincaro davvero salato che minaccia un vero terremoto nel settore.
Responsabilità del cambiamento climatico
Dietro a questa impennata, le conseguenze del maltempo e delle malattie parassitarie che stanno colpendo frutteti, ma anche vigneti. La carenza di agrumi è dunque acuita rispetto alla domanda.
Basti pensare che in Florida, produttore leader domestico, con i suoi oltre 150 mila ettari, 32 mila addetti e un impatto economico da 6,6 miliardi di dollari ha dovuto affrontare due uragani, Ian e Nicole, alla fine del 2022. I danni sono stati ingenti: solamente Ian ha presentato un conto all’agricoltura pari a oltre un miliardo di dollari, 247 milioni solamente nel settore degli agrumi. A questi, si sono sommati poi quelli provocati da insolite gelate.
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Muoiono le piante
Anche i parassiti non danno tregua agli agricoltori. Il Citrus greening o Hlb, una malattia che riduce quantità e qualità dei raccolti portando le piante a morte, è in crescente diffusione.
L’outlook del Dipartimento dell’Agricoltura Usa diventa sempre più negativo
Tra il 2022 e il 2023, in Florida era stato paventato un crollo pari al 51% nella produzione di arance per succo, a 20 milioni di casse. Un record così negativo che non si vedeva dal biennio 1936-37. Le prospettive, nel frattempo, sono diventate ancora più negative: il numero di casse è sceso a 15,7 milioni, con un crollo del 62% dalla stagione precedente. Era stata la peggiore dalla Seconda Guerra Mondiale.
A conti fatti, insomma, l’intero raccolto americano di arance dovrebbe precipitare del 23% a 62 milioni di casse.
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