Lo studio è stato condotto su 301 piccole e medie imprese della Svizzera tedesca e francese.
Il 64% delle piccole e medie aziende elvetiche deve fare i conti con le assenze dei dipendenti per problemi psichici. A dirlo è uno studio AXA condotto con l’istituto di ricerca Sotomo attraverso il panel aziendale AmPuls. L’indagine ha coinvolto 301 aziende svizzere tra il 21 febbraio e il 1° marzo 2023 e il quadro che emerge lascia senza parole.
Cosa dicono i dati
Mentre cala l’ottimismo nelle PMI, le aziende devono organizzarsi anche per l’aumento delle assenze da lavoro da parte di dipendenti che accusano problemi psichici.
"Oltre ai fattori di stress legati alla salute, alle tematiche politico-sociali e quelle sociali, anche l’attuale carenza di manodopera svolge un ruolo da non sottovalutare riguardo ai disagi provati sul lavoro. Se i posti vacanti in un’azienda non riescono a essere coperti, la pressione sulle collaboratrici e sui collaboratori aumenta. E il sovraccarico si trasforma spesso in assenze dovute allo stress" è il commento del CEO di WeCare Simon Weder.
Infatti, nel 2023 sono aumentate del 20% le assenze per i problemi di salute mentale e l’indice lavoro-stress della Promozione Salute Svizzera certifica che più del 30% della popolazione attiva si sente esausta.
Secondo lo studio AXA nel 2022 le assenze sono passate dal 21% al 26% nel giro di un anno, mentre le aziende che dichiarano di non avere questi problemi scendono dal 41% al 36%. Il risultato? Il 24% delle PMI ha registrato un aumento marcato nell’ultimo anno e il trend è presente negli ultimi 5 anni. Un altro 22%, però, indica una minore incidenza del fenomeno nella propria attività.
Da cosa dipende? Le cause
Il fenomeno delle assenze dipende per il 54% da più carico di lavoro a parità di ore, oppure di più ore di lavoro che gravano sullo stesso personale. "Un management della salute in azienda radicato sistematicamente come strategia globale contribuisce a individuare per tempo i rischi per la salute, ad adottare misure efficaci e quindi a mantenere e promuovere la salute delle collaboratrici e dei collaboratori in una prospettiva di lungo termine" continua Weder.
Il colloquio come metodo di prevenzione
Un ambiente di lavoro migliore e colloqui frequenti possono aiutare in ottica preventiva o per capire se qualcosa non va. Il 42% ritiene che un contesto lavorativo migliore aiuta, come un ottimo equilibrio tra lavoro e vita privata. Rendere il colloquio non solo uan formula una tantum, ma un percorso di crescita insieme con appuntamenti prefissati migliora i rapporti in azienda e aiuta a fare chiarezza.
Se ci sono problemi di sovraccarico di lavoro, con i colloqui la questione emerge con chiarezza e si riesce a fare fronte al problema in tempo reale.
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