Nel novembre del 2022 è cresciuta, in particolar modo, la produzione di nuovi macchinari. Indicatore del fatto che le industrie sono nuovamente propense a fare investimenti.
Buone notizie dalla zona euro. La produzione industriale è cresciuta più del previsto a novembre, mentre balza il deficit commerciale. Stando ai dati diffusi dall’Ufficio statistico dell’Unione europea (Eurostat), la produzione industriale nei 19 Paesi a novembre è aumentata dell’1,0% su base mensile e del 2,0% su base annua. Un dato migliore rispetto a quanto stimato dagli economisti della Reuters, che avevano dato una aumento allo 0,5% sia a livello mensile che annuale.
A dare il maggiore contributo, la produzione di beni strumentali, come per esempio i macchinari, che ha registrato un aumento dell’1,0% a novembre. Un incremento significativo, indicatore della propensione da parte delle industrie e delle aziende di voler nuovamente investire.
Ad aumentare anche la produzione dei beni intermedi, pari allo 0,8% e dello 0,4% per i beni di consumo durevoli.
La produzione industriale è aumentata soprattutto in Francia e in Germania, rispettivamente su del 2,1% e dello 0,6% su base mensile.
Cresce il deficit commerciale
Dagli altri dati forniti da Eurostat emerge poi che il deficit commerciale nella zona della moneta unica è aumentato bruscamente a novembre, passando a 11,7 miliardi di euro dai 3,9 miliardi dell’anno precedente. Al netto delle oscillazioni stagionale, sale a 15,2 miliardi di euro.
Raddoppia il deficit nei confronti della Russia, principale fornitore di energia dell’Unione europea, arrivando a 143,3 miliardi di euro nei primi 11 mesi dell’anno, rispetto ai 63,8 miliardi di euro dello stesso periodo del 2021. È infine cresciuto il valore delle importazioni dei prodotti energetici, portando il deficit commerciale dai 248,2 miliardi di euro di novembre 2021, a 600,5 miliardi di euro.
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