La colpa è da ricondurre ancora una volta alla pandemia. A fine 2022, infatti, si stima che le casse della Confederazione segneranno un deficit da 5 miliardi di franchi.
Sono trascorsi i primi sei mesi dell’anno e il Consiglio federale inizia a tirare le somme e a stimare il deficit che questo 2022 porterà con sé. In mattinata, l’Esecutivo ha diramato un comunicato stampa in cui stima un deficit finanziario da 5,0 miliardi, a fronte di un disavanzo preventivato a 2,3 miliardi. Il deficit è da ricondurre, in modo particolare, a uscite straordinarie attualmente stimate a 7,4 miliardi. Di queste, 6,5 miliardi serviranno ad attenuare le conseguenze della pandemia da coronavirus e 0,9 miliardi circa sono previsti per le persone in cerca di protezione provenienti dall’Ucraina. Secondo la stima attuale, nel bilancio ordinario è prevista un’eccedenza di finanziamento di 0,7 miliardi di franchi, a fronte di un deficit preventivato a 0,6 miliardi. Questa stima è tuttavia caratterizzata da una notevole incertezza. Soprattutto l’ammontare effettivo delle uscite straordinarie non pianificabili è, per sua natura, difficile da stimare.
Miglioramento nel bilancio ordinario
In base alle stime, le entrate ordinarie dovrebbero essere superiori di 0,8 miliardi rispetto al valore preventivato (+1,0 %). Tale risultato è dovuto principalmente a un aumento delle entrate di 1,1 miliardi nell’ambito dell’imposta sul valore aggiunto. Le maggiori entrate sono da ricondurre al buon risultato del 2021 e a una crescita economica nominale più elevata dovuta al rincaro. Per quanto concerne l’imposta preventiva, si prevede invece un calo del gettito di circa 0,5 miliardi. Il livello tendenziale stimato è inferiore a quello indicato nel preventivo 2022, perché le entrate dell’imposta preventiva nel 2020 e nel 2021 sono state nettamente inferiori a quelle degli anni precedenti.
Sul fronte delle uscite, le aggiunte e gli altri aumenti di credito sono stimati a 1,6 miliardi. Questi oneri supplementari sono compensati dai residui di credito dovuti alle numerose voci di bilancio utilizzate solo parzialmente. I residui di credito più consistenti riguardano i programmi di ricerca dell’UE (-547 mio.; mancata associazione a Orizzonte Europa), il conferimento al Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (-131 mio.) e la ricapitalizzazione di Skyguide (- 100 mio.). Nel bilancio ordinario i residui di credito sono stimati complessivamente a 2,2 miliardi, ossia al 2,8 per cento dei crediti a preventivo. Grazie a questi due effetti, probabilmente le uscite straordinarie rimarranno di 0,6 miliardi al di sotto di quanto preventivato (-0,7 %).
Uscite inutilizzate
Le entrate straordinarie pari a 1,6 miliardi risultano prevalentemente dalle distribuzioni supplementari della Banca nazionale svizzera nell’esercizio 2021 (1,3 mia.). Con il preventivo 2022, finora il Parlamento ha autorizzato uscite straordinarie di 9,1 miliardi per contenere le ripercussioni della pandemia. Secondo le prime stime, per la seconda aggiunta sono attese uscite straordinarie di 0,9 miliardi circa a favore delle persone in cerca di protezione provenienti dall’Ucraina. Attualmente sembra che in alcuni settori le uscite legate alla pandemia saranno inferiori a quelle approvate. Le uscite effettive straordinarie sono stimate complessivamente a 7,4 miliardi. Non saranno utilizzati, in particolare, i fondi destinati all’indennità di perdita di guadagno (0,3 mia. invece di 2,2 mia.) e all’indennità per lavoro ridotto (2,5 mia. invece di 2,9 mia.). Tuttavia, le stime sono ancora legate a grandi incertezze.
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