Qatargate continuano le perquisizioni. Scoperti contanti per un milione e mezzo di euro

Redazione

13 Dicembre 2022 - 16:04

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Proseguono le indagini degli inquirenti belgi su quello che è stato ribattezzato come il Qatargate.

Qatargate continuano le perquisizioni. Scoperti contanti per un milione e mezzo di euro

Un milione e mezzo di euro in contanti. A tanto ammonta il patrimonio trovato dagli inquirenti durante le perquisizioni nelle proprietà di Antonio Panzeri e di Eva Kaili, ex vicepresidente dell’Euro Parlamento, entrambi agli arresti per il Qatargate. Lo conferma la stampa belga, riportando indicazioni fornite dalla polizia.
Sembrano destinate a non esaurirsi le scoperte legate alle indagini condotte dalla magistratura belga, rivolte a fare luce sulle infiltrazioni delle lobbies nel Parlamento europeo. Un’inchiesta che da giorni sta gettando pesanti ombre sull’apparato dell’Unione.
Nel corso dei giorni scorsi le autorità dei Paesi coinvolti hanno svolto varie perquisizioni negli uffici dei collaboratori parlamentari su mandato degli inquirenti belgi. Gli accertamenti hanno interessato le persone che in passato avevano lavorato con le figure parlamentari coinvolte. Dall’inizio delle operazioni sono state effettuate 20 perquisizioni, delle quali 19 in abitazioni private e una in uffici del parlamento.

La vicenda

Venerdì sera la polizia belga aveva arrestato la vicepresidente greca del Parlamento europeo, Eva Kaili, insieme ad altre cinque persone. L’accusa per tutti è di corruzione, riciclaggio di denaro, costituzione di un’organizzazione criminale e tentata influenza dall’estero. A determinare l’arresto di Kaili nonostante l’immunità parlamentare è stata la flagranza di reato.
Nel corso delle perquisizioni svolte contestualmente dalla polizia, inizialmente sono stati scoperti in casa e nell’auto di Kaili 7500.000 euro in contanti. La vicepresidente greca del Parlamento europeo è stata sollevata dai suoi incarichi. Oggi il Parlamento europeo ha approvato ufficialmente la destituzione dalla carica di vicepresidente con una maggioranza di oltre due terzi (625 voti). Uno solo il voto contrario e due gli astenuti.

Le indagini e la pista del Qatargate

Secondo la procura belga, si sospetta che siano state pagate ingenti somme di denaro per influenzare importanti decisioni in parlamento. Gli inquirenti hanno confermato che a pagare sia stato lo Stato del Qatar. Kaili, infatti, faceva parte della delegazione incaricata di espandere le relazioni dell’UE con la penisola arabica. A novembre aveva descritto il Paese come un pioniere in materia di diritto del lavoro.
Nei giorni scorsi i portavoce del Qatar ha respinto ogni accusa, sostenendo di non essere coinvolto nella vicenda.
L’inchiesta coinvolge anche alcuni italiani, tra cui Antonio Panzeri - ex eurodeputato prima Pd e poi di Articolo 1, da cui ora è stato espulso - e Luca Visentini, segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati. Visentini è stato poi rilasciato con la condizionale.

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